Allarme randagismo nelle località  balneari e turistiche

Il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA dice stop al rimbalzo di competenze tra ASL e Comuni.

Ormai non è più una congettura, perché è risaputo che d’inverno le nostre località balneari diventano la meta di chi abbandona gli animali domestici e d’estate, quindi si ripresenta il problema delle mute di cani che girovagano negli ameni territori costieri creando allarme e spavento tra la gente del luogo ed i turisti.
In data odierna, ci sono giunte lamentele da parte di alcuni residenti di Otranto i quali si sono dichiarati preoccupati dalla presenza di un branco di cani che apparentemente innocui si spostano indisturbati da una parte all’altra della meravigliosa cittadina mentre le Autorità locali restano quasi inermi di fronte al fenomeno.
La questione centrale sul problema randagismo non è solo il problema del contenimento delle nascite dei cani e delle relative sterilizzazioni, ma il costante rimbalzo di competenze tra ASL e Comuni che per contingenze meramente economiche sembrano tralasciare la faccenda rimandandone la risoluzione, mentre la legge nazionale e le singole leggi regionali, pochi dubbi lasciano in merito alle responsabilità dei Comuni e quindi dei Sindaci, in materia di vigilanza e repressione del fenomeno.
Secondo Giovanni D’AGATA componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, vista anche la normativa attuale è necessario che i Comuni adottino tutte le più opportune iniziative senza che siano attuate misure crudeli e brutali nei confronti degli incolpevoli animali affinché il fenomeno sia contenuto prima di diventare una vera e propria emergenza.

Giovanni D’AGATA
Componente dipartimento
Tematico Nazionale
“Tutela dei Consumatori”

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