DISABILITA’ — Schirru su dichiarazione Sacconi: ”Cambieremo la legge 68”

“Rimango stupita dalle affermazioni del ministro Sacconi sulle sue intenzioni di modificare la legge 68/99 relativa all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, sostenendo che la stessa “non è soddisfacente” e quindi, non crea occupazione. Esprimo la mia contrarietà alla paventata modifica della Legge 68 e il Ministro farebbe bene ad intervenire con maggiore efficacia sul problema che riguarda casomai le visite di verifica delle potenzialità e delle abilità residue della persona disabile, le commissioni mediche istituite dalla legge non riescono a garantire il rilascio dei certificati di idoneità al lavoro in tempi più brevi e ciò determina disagi e difficoltà sia per le imprese che per gli aspiranti lavoratori.”
“Non si può addebitare alla legge, la mancata realizzazione degli obiettivi di favorire l’occupazione degli invalidi e non si può pensare che la revisione della stessa, al di là di tutti i tagli scellerati adoperati da questo governo in questi mesi, possa migliorare la situazione.”
“C’è la responsabilità politica del governo che blocca le assunzioni negli enti locali, nelle aziende sanitarie locali, nei ministeri e negli enti strumentali dello stato e delle regioni e invece, non mobilita risorse per incentivare le imprese ad assumere i soggetti più deboli nel mercato del lavoro. In assenza di una continua attività di vigilanza e controllo, di ispezioni da parte degli uffici provinciali del lavoro e sanzioni per le aziende che non rispettano l’adempimento degli obblighi di legge, è impossibile cogliere i frutti della normativa. A distanza di dieci anni dalla legge occorre semmai riferire in parlamento sull’attuazione della norma dopo aver sentito sul merito regioni, province e comuni.”
“Sarebbe significativo, intanto, dare l’avvio a campagne di informazione e sensibilizzazione, perché l'impiego di un disabile migliora l'organizzazione del lavoro e aumenta la produttività, crea benessere per tutti. Anche le imprese e la stessa pubblica amministrazione devono essere chiamate ad una maggiore responsabilità sociale: tanto più nei confronti delle persone disabili che ricoprono, con abilità e competenza, mansioni preziose in tante realtà produttive del territorio.”

Amalia Schirru

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