Lassù qualcuno ti ama: l’Opus Dei

E' un piacere leggere come vanno le cose…”Persi 204 mila posti di lavoro nel primo trimestre dell'anno” e tra montagne di notizie e rifiuti ho trovato questa, è una segnalazione amica. Ma chi è il vero nemico, se è lecito chiamarlo così? Il lavoro? La Patria? La Chiesa? Non Violentemente andiamo avanti, senza nemici, come diceva Gandhy. Di cosa lamentarci allora? Lassù qualcuno ci AMA. Buona lettura, decidete voi se metterla in Cestino, io continuo a fare la raccolta di questa “differenziata”…
Doriana Goracci

“Un inspiegabile favore all'Opus dei”: sulle selezioni Ama scoppia la polemicaL'Rdb Cub denuncia l'affidamento al consorzio Elis, legato all'Opus Dei, della selezione dei 544 posti dell'Ama e si chiede: “Perché l’AMA si rivolge ad un consorzio privato per operazioni che potrebbero essere svolteda strutture pubbliche?”



C
inquecentoquarantaquattro assunzioni in tempi di crisi sono una chimera che farebbero gola a chiunque. Se poi si tratta di un posto pubblico, a tempo indeterminato, la ressa è assicurata. E' quel che sta accadendo in questi giorni presso i centri per l'impiego di Roma dove migliaia di persone stanno presentando la propria domanda per partecipare al concorso di selezione per 544 posti per l'Ama, l'azienda di nettezza urbana della capitale. Posti a tempo indeterminato per un totale di 18 ore settimanali di lavoro, per una retribuzione tra gli 850 e i 900 euro.

Una selezione che però sta suscitando delle polemiche perchè, se la Provincia si occupa di questo primo filtro, a gestire le altre fasi della selezione sarà il Centro Elis. Questo consorzio, che si presenta come “opera apostolica della Prelatura dell'Opus Dei” e dichiara di svolgere “iniziative di carattere civile, senza scopo di lucro e con una finalità apostolica e di servizio”, selezionerà tra le migliaia di domande presentate le 1.088 persone a cui farà svolgere un corso di formazione della durata di 5 giorni, seguito poi dall’esame da cui usciranno i 544 fortunati che saranno assunti dall’AMA.

Avremmo svolto volentieri anche noi la fase di formazione, ma l'Ama, in maniera del tutto leggitima, ha ritenuto fosse meglio rivolgersi ad un consorzio privato come l'Elis
La denuncia è della federazione nazionale RdB Cub che parla di “inspiegabile favore all'Opus Dei”. L'organizzazione sindacale si chiede infatti: “Perché l’AMA, il cui azionista principale è il Comune di Roma, si rivolge ad un consorzio privato per operazioni che potrebbero essere svolte tranquillamente da strutture pubbliche?. E perché la Provincia di Roma non organizzi in proprio tali corsi, visto che esiste l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione deputato a tali funzioni?

Quest'ultima domanda l'abbiamo posta direttamente agli uffici dell'assessorato al Lavoro e alla Formazione che ci spiega: “Avremmo svolto volentieri anche noi la fase di formazione, ma l'Ama, in maniera del tutto leggitima, ha ritenuto fosse meglio rivolgersi ad un consorzio privato come l'Elis. Siamo contenti come istituzione di partecipare alla prima fase di selezione. Ci dispiace perchè avremmo organizzato volentieri anche la seconda”.

L'Ama dal canto suo rivendica il diritto alla libertà di scelta per questo tipo di lavoro. L'Elis in questi anni, infatti, più volte ha svolto questo compito per conto della stessa azienda.

L'UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) denuncia anche quella che in una nota chiama “una fortuita coincidenza”. “Luciano Cedrone, direttore centrale Personale e Organizzazione di AMA, è citato nei “Fellow” della Elis, ossia tra quei “manager e professionisti d’impresa di elevata competenza professionale e riconosciute qualità umane” che collaborano con l’associazione. Idem dicasi per Giovanni Fiscon, direttore Operazioni di AMA”.

La RdB-CUB si domanda “se questa vicenda non sia l’ennesima riprova di come ragioni di opportunismo politico prevalgano rispetto alle esigenze dei cittadini e dei lavoratori romani e della provincia”. Leggendo un passaggio presente tra i principi educativi dell'Elis a noi viene da chiederci se nell'ambito della selezione viene garantita parità di diritti a tutti i cittadini, di ogni fede religiosa e politica. Questo il passaggio: “A tutti si insegna che la professionalità può essere trasformata in santificazione e che quest'ultima non può prescindere dalla serietà di un impegno lavorativo o di studio”.

di Matteo Scarlino – 17/06/2009


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