AUMENTANO I CASI DI PRESUNTO MOBBING NELLA P.A. DECINE DI SEGNALAZIONI DOPO LA COSIDDETTA “CURA BRUNETTA”

Ancora non si conoscono i dati ufficiali ma quella che è stata a dir poco impropriamente definita “cura Brunetta” della Pubblica Amministrazione sta per rivelare i suoi risvolti più negativi in ambito lavorativo.
Tutti eravamo d’accordo sulla necessità di uno snellimento della macchina organizzativa dello Stato troppo burocraticizzata e ormai obsoleta, già avviato dai Governi precedenti ma i criteri a cui è stata improntata la nuova gestione con l’attuale Ministro Brunetta in virtù di alcune circolari ministeriali che avevano la presunzione di poter modificare un sistema precostituito in un “batter di ciglio”, si stanno mostrando a dir poco inefficaci se non addirittura dannose.
Il dato empirico fornitoci da alcune segnalazioni che ci sono giunte da impiegati statali, ci dice che il clima psicologico all’interno degli uffici è senz’altro cambiato in peius senza che ciò abbia prodotto, almeno a sentir dire da essi gli effetti benefici auspicati in termini di produttività ed efficienza.
Anzi, al contrario, alcuni degli addetti ai lavori che si sono rivolti, hanno definito questo timido tentativo di riforma quale una vera e propria repressione in atto paragonabile a “terrorismo psicologico” da parte del Ministro e via discorrendo che starebbe causando un generale clima di insoddisfazione, impotenza ed intolleranza all’interno della P.A, con il conseguente aumento di casi di vessazioni e angherie in una parola sola mobbing.
Per porre un argine a questa metamorfosi negativa del clima lavorativo all’interno della P.A. che evidentemente ha ricadute sfavorevoli non solo sui lavoratori ma anche sugli utenti e quindi sui cittadini il sottoscritto componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, ritenendo che un ritorno al passato sarebbe ancor più negativo, propone la necessità di una controriforma che sia ben ponderata e che tenga al centro dell’attenzione la salute psicofisica e la crescita lavorativa del lavoratore, bilanciando questa necessità con i primari criteri di efficienza e produttività organizzativa della Pubblica Amministrazione.
Tutto ciò dimostra un’ insensibilità ai problemi reali dei cittadini che con lo stipendio non arrivano più alla fine del mese e delle famiglie che si arrangiano sempre più i quali anziché sentire un ministro della repubblica parlare di concrete soluzioni dei problemi reali della gente sentono ripetere continui attacchi nei confronti dei dipendenti pubblici.
In ogni caso, ritiene lo scrivente che sia necessario un aumento del monitoraggio del fenomeno del mobbing all’interno della P.A. che come è noto molto spesso rimane sommerso, rinnovando l’impegno personale costante già avviato con lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce ad esaminare e a trattare i casi che verranno prospettati.
Lecce, 05 giugno 2009
Giovanni D’AGATA
Componente del Dipartimento Tematico Nazionale
“Tutela del Consumatore”

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