LINEE GUIDA SULL’INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI RINNOVABILI NEL TERRITORIO: LA CONSULTA BOCCIA LA BASILICATA

La Corte Costituzionale, con sentenza depositata il 29 maggio scorso, nell’ambito del giudizio
in cui è intervenuta APER, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle Linee guida lucane
per il corretto inserimento degli impianti eolici nel territorio

Milano, 4 giugno 2009 – Con sentenza n. 166/2009, depositata il 29 maggio 2009, la Consulta ha giudicato non conforme alla Costituzione l'art. 6 della legge della Regione Basilicata n.9 del 26 aprile 2007 che aveva recepito le linee guida per il corretto inserimento degli impianti eolici nel territorio, adottate con una delibera di Giunta Regionale del 2004.

L’intervento della Corte è stato innescato dal TAR Basilicata nel corso di giudizi in cui APER è intervenuta ad adiuvandum a sostegno delle tesi giuridiche di un proprio associato ricorrente. APER (unica associazione di categoria intervenuta anche nel giudizio di costituzionalità) sottolinea in particolare l’importanza di quanto affermato e riportato al punto 8 del considerato in fatto della sentenza: “l’adozione, da parte delle Regioni, nelle more dell’approvazione delle linee guida previste dall’art. 12 del d.lgs. n. 387 del 2003, di una disciplina come quella oggetto di censura, provoca l’impossibilità di realizzare impianti eolici in un determinato territorio”.

Preso atto di ciò, la Corte Costituzionale ha stabilito che l’emanazione delle Linee guida nazionali per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti da fonti rinnovabili “è da ritenersi espressione della competenza statale in materia di tutela dell’ambiente” che è di natura esclusiva. Pertanto, l’assenza delle linee guida nazionali “non consente alle Regioni … di provvedere autonomamente alla individuazione di criteri per il corretto inserimento degli impianti alimentati da fonti di energia alternativa”.

“La tanto attesa sentenza della Corte – dichiara Roberto Longo, Presidente APER – costituisce la conferma di quanto da anni denunciato dalla nostra Associazione e cioè, che l’emanazione delle Linee guida nazionali non è più procrastinabile”. APER, infatti, già un anno fa aveva sottoposto al Governo la propria proposta di Linee guida nazionali. “Auspichiamo vivamente – continua Longo – che i Ministeri competenti siano solleciti nel dotare operatori e Istituzioni di un tale strumento che, siamo convinti, possa consentire al nostro Paese di superare una volta per tutte ostacoli burocratici e pregiudizi al quanto mai auspicato sviluppo del settore delle rinnovabili, a cui continuiamo a lavorare con determinazione e rinnovato impegno insieme all’Europa intera”.

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