Un si al referendun “santificherebbe” la Porcellum
“Massimo D’Alema esponente storico della sinistra (o quasi) italiana e’ senza dubbio per il si’ al referendum, poi secondo il suo punto di vista sara’ necessessario che il Parlamento vari una nuova legge”
Mera fantapolitica, un si’ al referendum “santificherebbe” la Porcellum. Perche’ il referendum favorirebbe solo Berlusconi, rafforzzerebbe il centralisno e il partitismo. Le liste nominate resterebbero e il popolo non potra’ scegliere direttamente i suoi rappresentanti, in contrasto con l’articolo 48 il voto e’ libero, liberi di poter scegliere con un voto di preferenza il candidato. Il premio di maggioranza poi alle lista minerebbe la rappresentativita’ parlamentare che lo “monopolizzerebbe “ a pochi eletti in conflitto con l’articolo 56 la camera dei deputati e’ eletta a suffragio universale, e diretto Qualche politico ha mai meditato prima di votare la Porcellum su quel diretto? Diretto significa senza nessuna mediazione, nel caso delle liste bloccate e il premio di maggioranza, il cittadino non fa altro che delegare un mediatore, proposto dai partiti al parlamento. Va anche detto che un raggiungimento del quorum del si o del no, povrerebbe sopratutto che il popolo e’ stanco della Porcellum e il legislatore dovrebbe, una volta per tutte che occorre fare una nuova legge elettorale condivisa da tutte le forza politiche. Ehh campa cavallo che l’erba cresce, come si suol dire. Una volta abrogata la parziale Porcellum, il Popolo e’ Sovrano e la legge resterebbe inalterata per un altro decennio. La scelta del si di Frasceschini, D’Alema e Di Pietro e’ politicamente autolesionista. Farebbero meglio ad allearsi con la Lega e votare no. Solo allora si potrebbe mettere il PdL con le spalle al mura e dialogare seriamente per una legge elettorale condivisa anche dal popolo
Da Londra Carmine Gonnella.
