SICUREZZA: CASSON, VIA NORME MANIFESTO, RESTANO QUELLE SCOPIAZZATE

“Via le norme manifesto ma governo e maggioranza potevano fare di più, a parte scopiazzare qua e là le proposte del Pd”. Lo ha detto il sen. Felice Casson per il gruppo del Pd in dichiarazione di voto sul disegno di legge sicurezza.
“Il provvedimento nel suo iter si è trasformato, ha cambiato pelle – ha aggiunto – Era stato presentato con molta enfasi dal Governo e da questa maggioranza come risolutivo nella lotta contro la criminalità e l'immigrazione clandestina con due norme manifesto, poi cassate, sulle cosiddette ronde e sui centri di identificazione ed espulsione, norme propagandistiche, inutili in concreto e per di più, almeno la norma sui centri di identificazione ed espulsione, in aperto contrasto con la normativa europea”.
“Il Partito Democratico – ha proseguito – ha votato a favore delle norme del decreto-legge perché formulate in ordine a gravi e delicati fatti di criminalità che, ripetutamente, con pesante costanza colpiscono donne, bambini e persone deboli. Nessuno può nascondere che le violenze sessuali sulle donne e sui minori, così come gli atti persecutori, siano diventate una piaga insopportabile ed inaccettabile per il nostro Paese, come per ogni Paese civile. Il Partito Democratico si era già fatto carico di tali esigenze predisponendo e presentando, anche in Senato, specifici disegni di legge sulla violenza sessuale di gruppo e monosoggettiva, sui maltrattamenti in famiglia, sulla violenza ai danni di minori e sul cosiddetto stalking”.
“Da parte del governo, invece, abbiamo assistito ad un'opera un po' arlecchinesca – ha spiegato il senatore del Pd – con l'inserimento di norme diverse tra loro con finalità molto diverse e con beni giuridici da tutelare e strutture di reato un po' raffazzonate. Un testo che, se accettabile nelle sue linee generali, lo è molto meno nei particolari e in quella necessaria determinatezza e precisione delle fattispecie degli istituti che sarebbero richiesti. Per questo la Lega deve tener presente che se prossimamente usciranno un migliaio di clandestini la colpa non è dell'opposizione ma del fallimento della politica sull'immigrazione di questo governo”.
“Come Pd – ha concluso Casson – abbiamo già detto di ritenere fondamentale che il Parlamento lanci al Paese un segnale chiaro e netto di contrasto e di lotta alla criminalità di stampo sessuale, particolarmente contro quella perpetuata ai danni di minori e delle persone più deboli. Ma il Parlamento deve compiere ulteriori passi in avanti perché non può certo ritenere che l'opera sia stata completata solo perché il Governo ha deciso di intervenire in materia scopiazzando qua e là, peraltro malamente, il testo dei disegni di legge da noi presentati.

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