di Alessia Moretti *
Nei giorni difficili del dopo terremoto che ha colpito duramente la Città dell’Aquila, a intermittenza si accendono luci di speranza sul futuro di questo territorio, sui progetti per il domani che, insieme all’attualità desolante delle macerie, dei crolli, dei campi di tende, caratterizzano un momento contraddittorio, in cui insieme alla paura e all’incertezza, c’è anche la speranza e la meraviglia riconoscente per le tante manifestazioni di affetto e solidarietà. Una luce si è accesa anche per l’Accademia dell’Immagine, scuola di alta formazione nel settore del cinema e dei nuovi media, attiva a L’Aquila da quindici anni, durante i quali sono stati raggiunti risultati importanti, nel settore della didattica rivolta ai più giovani e dell’editoria. Una sorta di laboratorio permanente su tutte le professioni, antiche e moderne, del cinema.
Dopo il terremoto della notte tra il 5 e il 6 aprile, lo stabile di 4.500 metri quadrati che ospitava aule, laboratori audio e video, un’aula multimediale, una camera oscura, un teatro di posa, gli uffici dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila, l’Abruzzo Film Commission, la Mediateca Regionale “Giovanni Tantillo”, gli archivi della Cineteca sono diventati un luogo inaccessibile. E sembra una beffa del destino se pensiamo che tutto questo, all’inizio degli anni ottanta, prese avvio proprio con un Festival dal nome “Una città in cinema”, manifestazione in cui le attività di un set venivano “spiegate” al pubblico da grandi professionisti della settima arte, nei vicoli e tra i palazzi, nelle chiese e nei monumenti dell’Aquila.
Il “palazzo dell’immagine” ha subito così gravi danni strutturali, lesionato in molte parti in modo irreversibile e le attrezzature, i mezzi tecnici utilizzati per la didattica, per lo più coperti da macerie. Chi ama e chi studia il cinema ha perso a L’Aquila il luogo dove ritrovarsi e la stessa sorte è toccata alla sala cinematografica nel centro storico della Città, il “Massimo”, dove, solo per poco tempo ci auguriamo, si sono spente le luci dei proiettori che dagli anni ’40 offrivano al pubblico le immagini di film emozionanti. Proprio di fronte a questo scenario, irreale, inspiegabile, che solo con il tempo si può metabolizzare e considerare vero, proprio perché la “perdita” è avvenuta troppo repentinamente, nella semincoscienza della notte, l’intera comunità del cinema e dello spettacolo si è mobilitata per testimoniare la propria solidarietà umana ed artistica, in modo da porre le premesse per la ricostruzione dell’Accademia dell’Immagine e del “sistema cinema” dell’Aquila.
Si è così organizzato in pochissimo tempo un Live Show, svoltosi il 21 aprile all’Auditorium di Via della Conciliazione a Roma, fortemente voluto, tra gli altri, da Riccardo Milani, Paola Cortellesi e Paolo D’Agostini, a cui hanno partecipato moltissimi artisti sul palco e in platea (tra essi i premi Oscar Vittorio Storaro, Ennio Morricone e Gabriella Pescucci), tanto numerosi da non poterli citare tutti senza correre il rischio di fare torto a qualcuno, dal momento che l’affetto testimoniato, in forme differenti, è stato veramente commovente; da notare come alcuni artisti presenti dietro le quinte abbiano scelto di rinviare, per motivi di tempo, la propria esibizione, riservandosi di poter venire anche a L’Aquila nel prossimo futuro, per un intervento sul campo (per chi volesse approfondire le adesioni è possibile consultare i siti: www.accademiaimmagine.org e http://accademiaimmagine.webnode.com).
Nella serata del 21 a Roma si sono riuniti anche tutti gli studenti e i docenti dell’Accademia dell’Immagine e chi da anni ha già terminato gli studi, ma in questo momento ha voluto riaffermare una vicinanza alla Scuola. Il live show, condotto con grande energia da Serena Dandini, senza aver avuto nemmeno il tempo di “provare”, ha alternato momenti meditativi, come la lettura di Michele Placido di un brano di Edgar Lee Masters, o l’intervento di Stefano Benni, a performance su testi più leggeri, fantastica Piera Degli Esposti e poi Valerio Mastandrea con Aprea che hanno strappato al pubblico un sorriso, difficilissimo da conquistare, per una serata come questa. Il risultato è stato l’inizio di una raccolta fondi in cui oltre a quanti, privatamente, hanno dato il proprio contributo, vanno ricordati le significative donazioni di: Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sony Pictures, i produttori e il cast del film “Angeli e Demoni”, Titanus di Guido Lombardo, Taodue di Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt , Publispei di Carlo Bixio, mentre Emy De Sica e Sergio Nicolai hanno donato l’archivio fotografico personale di Vittorio De Sica all’Accademia dell’Immagine.
Un particolare ringraziamento per la realizzazione del Live Show va alla Regione Lazio e all’Auditorium della Conciliazione di Roma, oltre a Rai International per le riprese dell’evento che sarà trasmesso all’estero in tutti i Paesi, in orari di prima serata. Ma anche alle disponibilità date, in forme differenti, dal Centro Sperimentale di Cinematografia, Istituto Luce, Cinecittà Holding, RAI Cinema, Medusa Film, APT – Associazioni Produttori Televisivi, Escuela Internacional de Cine y TV “San Antonio de Los Baños” (Cuba), School of Pittsburgh (Pennsylvania), School of Sound di Londra, ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, Centoautori, ASC – Associazione Scenografi Costumisti e Arredatori Italiani, Associazione Italiana della Fotografia, Circuito Cinema, FIDAC – Federazione Italiana Associazioni Cineaudiovisive, SLC – Sindacato Attori Italiani, SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, Accademia della Luce di Umbertide, Associazione DOC VOX, Comune di Lugano, Ente David di Donatello, AMC – Associazione Montatori Cinematografici, Associazione Italiana della Fotografia, Nuovo Cinema Aquila, Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, Lucky Red.
Sicuramente dopo questa serata resta ancora molto da fare per dare forma alle tante possibilità offerte, per cercare di ripristinare una rete di relazioni e di luoghi della cultura nella Città dell’Aquila che da sempre ha coltivato questa vocazione, oltre che con il Cinema, con il Teatro, la Musica, l’Università, l’Alta Formazione artistica e musicale del Conservatorio e dell’Accademia di Belle Arti, l’associazionismo a vari livelli. Forse non si tornerà come prima, ma sicuramente il tessuto si rimarginerà con il tempo e assumerà una fisionomia rinnovata, se sapremo lavorare bene fin da ora. Infine, per chi volesse contribuire alla raccolta fondi per l’Accademia dell’Immagine per consentire l’apertura di un ufficio tenda a L’Aquila, accompagnare gli studenti nella conclusione di questo anno accademico fino a giugno 2009 e alla progettazione e ricostruzione della nuova sede dell’Accademia dell’Immagine e del Cinema Massimo, di seguito il riferimento bancario.
Iban:
IT96R0604003204000000155828
Bic (per versamenti internazionali):
BPMOIT22XXX
Intestatario:
Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell'Immagine
Causale:
“Per la ricostruzione dell'Accademia dell'Immagine e del cinema Massimo”
Banca:
Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila, agenzia “Ambra Jovinelli” Roma.