Terremoto in Abruzzo

Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc.

Da quando il mondo e’ mondo, i disastri sono frequenti in ogni punto della nostra terra, come e’ vero che ci sono stati e ci sono tutt’ora i vulcani quelli in attivita’ ed altri per nostra fortuna spenti. Come e’ altrettanto vero che che ci sono stati i maremoti ed uno in particolare la violenza d’urto del tsunami che con le sue onde gigantesche tutto travolse e distrusse seminando devastazioni e centinaia di migliaia di vittime umane..

C’e’ da chiedersi, noi uomini abitanti della terra, possiamo fare davvero qualcosa per arginare simili flagelli, che secondo me, quando le forze della natura intendono fare da protagoniste, l’uomo nulla puo fare per evitare lutti e devastazioni che mettono in ginocchio grandi aree urbane ferendone gravamente l’intera societa civile di quella determinata nazione e che purtroppo non possiamo fare altro che assistere alla miniapocalisse uno spettro che terrorizza tutti gli uomini anche i piu’ forti e coraggiosi.

Tuttavia, altrettanto vero che le nazioni piu’ sviluppate e meglio organizzate non sono rimaste con le mani in mano, ma si sono organizzate nel migliore dei modi: studiosi che si dedicano ai vari fenomeni sismici, allo studio dei fenomenti delle eruzioni vulcaniche e quelli degli oceani che quando decidono di muoversi in una determinata direzione molto spesso, provocati da sismi con epicentri nei fondi marini, e quando le onde avanzando nulla puo’ la volonta’ dell’ uomo ad interrompere gli scenari apocalittici.

Comunque, dobbiamo essere consapevoli che non si possono fare previsioni percezioni di terremoti, con le attuali tecnologie, non sapremo mai quando e dove il punto giusto, potrebbe tremare la terra. L’uomo in quanto tale ed evoluto ha saputo attrezzarsi ed organizzarsi nel modo piu’ tempestivo ed efficace possibile. Parlando dell’Italia, fin dai tempi remoti, altri disastri colpirono la nostra penisola ed immaginate anche per un solo istante, come doveva essere difficile prestare soccorso con mezzi non adeguati ed allo stesso tempo non correttamente organizzati.

Ora possiamo serenamente essere consapevoli che l’organizzazione dei soccorsi che general- mente e generosamente prestati dai primi gruppi di soccorritori ed ovviamente a seconda della gravita’del disastro provocate in quelle determinate aree colpite, c’e’un’organizzazione: la croce rossa, i vigili del fuoco, le strutture sanitarie mobili, le cucine da campo. Gli addetti per l’allestimento delle tendopoli, le forze dell’ ordine (polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, forestale e soldati dell’esercito) il tutto coordinato dal Corpo della Protezione Civile istituita 35 anni fa, che svolge un ottimo lavoro, nonche’ limitandone i danni ove e’possibile.

Molti di questi gruppi sono persone comuni e semplici che si trovano in loco, ma dotati di una grande forza di sacrificio e per primi volontariamente cercano di soccorrere nell’attesa che arrivino in forze l’intera organizzazione a prestare piu’ massicciamente i soccorsi in tutte le zone disatrate. E non ho detto tutto, ma ci sono tutte le istituzioni ed i dicasteri che coordinate dal governo provvedano ad un’altra serie di provvedimenti necessari per procedere ad avviare i soccorsi piu’ rapidamente, provvedere come assistere le persone quelle maggiormente colpite e quelle che invece sono state vittime e quindi persero tutto quello che avevano nelle loro case e che purtroppo andate distrutte. Questo tipo di lavoro e’ immane e chi partecipa come volontario e’ da apprezzarlo e non si esagera menzionare che ognuno di loro e’ un eroe, la loro missione e’ salvare il piu’ possibile vite umane.

Poi c’e’ l’aspetto della ricostruzione, la rifondazione del tessuto sociale ed ogni altra attivita’ da quella dei piccoli laboratori, piccole industrie, gli ospedali, le scuole, le universita’ gli edifici piu’ importanti che puo’ o dovrebbe avere un centro urbano, il palazzo della Prefettura il Municipio, le Scuole, la Caserma dei Carabinieri, le Chiese, i Centri di distribuzione com- merciale, Alberghi, Pensioni, il palazzo della Posta le Banche, la Biblioteca le Stazioni delle Ferrovia di Stato, Monumenti, Musei ed altre strutture che sono al servizio della comunita’.

Questa e’ la vera immagine di un centro urbano di media grandezza, come quella che ha subito L’Aquila non solo come importante citta’ universitaria nel centro Italia, ma ricca di un patrimonio d’inestimabile valore storico ed artistico, colpita dall’immane disastro, la bellissima citta’ poco distante dal Gran Sasso. Quando si e’ consapevoli che cosa e’ una citta’ ed i suoi cittadini che l’animano e la rendono attiva pronta a rispondere alle esigenze della societa’ civile e cosi’ tutto in un tratto, come lo spostamento di una manovella, tutto s’oscura, facendo ruzzolare per terra ogni cosa, crollare case da tutte le direzioni e flaggellando le persone che per secoli l’hanno animata e poi, vedere scomparire la parte piu’ attiva del centro urbano, provocata dal sisma che ha fatto tremare la terra per una trentina di secondi, polverizzando ogni cosa.

Increduli alla diabolica visione, gli uomini assistono impotenti allo spettro della desolazione, poi lo sconforto dei meno fortunati che hanno trovato i loro cari, parenti, padri, madri, fratel- li, sorelle figli e nipoti, nonne e nonni e gli amici d’infanzia considerati come fratelli colpiti a morte.Pensando questi disastri e tragedie e possibile prevedere questi disastri? Si possono fare previsioni cio’ che potrebbe accadere domani, fra una settimana fra un’anno o pure fra dieci anni? No Signori! Per quanto possa apprezzare gli studiosi che dedicano una vita per risolvere questo problema, all’uomo, non e‘ dato a sapere dove, quando si potrebbero verifi- care le catastrofi che potrebbero coinvolgere un’imprecisato numero di vittime umane.

L’uomo quando e’organizzato con una societa’ attiva e laboriosa puo’ al limite arginare il danno, ma dopo che e’ stato provocato. Si puo’ immaginare che ad ogni disastro le autorita’ competenti e tutte quelle forze che sono coinvolte durante i periodi di ogni disastro, si possono trarre esperienze per una migliore e piu’ efficiente macchina complessa dei soccorsi.

Pronti per soccorrere gli ammalati che si trovassero negli ospedali, i feriti a causati dal cataclisma di quel momento, di prestare i primi soccorsi agli anziani, ai bambini, alle donne, essere sempre piu’ abili nel riattivare le vie delle comunicazioni, le strade le autostrade per facilitare in tempi rapidi lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone disastrate, per offrire subito un pasto un letto ed un tetto dove trascorrere le prime notti.

Su queste cose credo sia stato fatto molto, come e’ vero ed ammirevole uno dei piu’ rapidi mezzi di comunicazione quella dei “marconisti”, associazione di volontari di radio amatori di tutti Italia prontamente attivati per lanciare messaggi d’allarme agevolando i primi soccorsi, ma sono convinto che ancora altre cose dovrebbero essere migliorate.

Infatti, ad ogni nuovo cataclisma ci sono tante cose da applicare nelle ipotesi di future trage- die, tutti coloro che vivono all’estero hanno apprezzato molto questo nobile gesto di solida- rieta’, dopo anni di duro scontro tra le forze politiche quelli dell’opposizione contro quelli della maggioranza nei momenti piu’ tristi e piu’ bui causate da questa ennesima tragedia, gli italiani sanno trovare la saggezza per affrontare questa difficile e nuova emergenza a far prevalere la solidarieta’ e l’unita’ di tutte le istituzioni, Partiti e Parlamento Italiano, l’orgo- glio di unire tutte le forze perche’ l’organizzazione dei soccorsi possa avere il massimo sup- porto e potenziamento per affrontare meglio la calamita’naturale.

Tenere presente la consapevolezza che l’italia, attualmente si trova a dovere affrontare un’altra prova non inferiore al terremoto in Abruzzo, perche’ sono gia’ in atto altre due crisi mondiali quella finanziaria e quella della produttivita’ che creano di per se altri mille problemi, che la nostra nazione Italia dovra’affrontare con molto coraggio e con molto spirito di sacrificio. Il comportamento delle forze politiche e’ il vero tocca sana che in questo mo- mento ed in certe circostanze le divergenze su temi politici devono assolutamente essere evitate, in queste ore devono prevalere il ragionamento e la saggezza e congelare finche’ possibile ogni argomento ideologico perche’se cosi’ non fosse, sistematicamente provocareb- be altri danni acor piu’ gravi.

La consapevolezza reciproca compie il vero miracolo per aiutare la regione Abruzzo a risollevarsi molto piu’ in fretta e anche questo e’ un buon esempio come segnale positivo del- la societa’ civile e non solo, ma soprattutto cristiana. Le costruzioni che durante il sisma si sono sgretolate in dismisura alludendo ipotesi di mancanze di regole antisismiche non adottate, nel periodo che furono costruite, credo al momento e’ molto piu’ utile risolvere i problemi per un’immediata ricostruzione, poi ci sara’ anche tempo per satabilire se aprire le indagini opportune per sapere di piu’ quali sono stati i veri motivi che molte costruzioni sono state riscontrate disagibili a causa di una ipotetica male costruzione degli edifici crollati a L’Aquila, che secondo alcune indiscrezioni espressi dagli esperti del settore dell’edilizia, molti dei palazzi, avrebbero dovuto resistere all’urto del sisma nella detta citta’.

Torno a ripetere che contro le forze della natura l’uomo nulla puo’ fare e mi permetto citare alcuni esempi che l’uomo avrebbe voluto mettere a dura prova le forze della natura e talvolta anche quelle forze generate dall’uomo: Il Titanic, il grande transatlantico che affondo’ a causa dell’ urto con un Iciberg nel 1912, quando fu inaugurato gli armatori dichiararono che era inaffondabile. Tutti sappiamo la triste fine nell’ Oceano Atlantico:

La super corazzata, “Bismark” un gioiello di tecnologia della Marina Tedesca, i progettisti ed i costruttori dichiararono, una nave inaffondabile, dopo pochi mesi, di navigazione nel Mar del Nord durante il II Conflitto Mondiale, fu affondata dalla flotta della Marina Britannica.

Le Due Torri Gemelle di New York, il giorrno 11 settembre del 2001, attaccata da due aerei della aviazione civile americana in mano ai terroristi, rasero al suolo la mega costruzione che era il fiore all’occhiello della grande Metropoli NY City. I costruttori mai avrebbero potuto immaginare che si fossero accartocciate, su se stesse provocando un’immane tragedia negli USA. Erano due colossi con ossatura tutta in acciaio, da non confondere con il cemento rafforzato con i tondini in ferro, tecnicamente meglio conosciuto come cemento armato.

Alla popolazione della Regione Abruzzo, ma soprattutto per quelle maggiormente colpite dal sisma che ha devastato case e seminato morte, esprimo a mio nome e nome del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc., che presiedo, le piu’ sentite condoglianze per le famiglie che hanno perso i loro cari, un abbraccio sincero, sono certo come del resto lo stesso governo ha sottolineato che non resterete soli, frasi citate non soltanto simbolicamente, ma lo Stato e’ presente ed e’ molto piu’ vicino ai suoi cittadini e non ho motivo di dubitare, finche’ tutto si sara’ ristabilito e normalizzato.

Sono a conoscenza che anche le Associazioni Italiane di origine Abruzzese unitamente ad altre Associazioni Italiane ed Italo-Americane, presenti nel New England, zona di 5 Stati limitrofi nel Nord Est degli Stati Uniti, si sono mobilitate per la raccolta di denaro da destinare alle famiglie piu’ colpite dall’immane tragedia provocato dal terremoto.

Auguro agli Abruzzesi ed a tutti gli Italiani in Italia ed all’Estero una Buona e Santa Pasqua e che Dio protegga l’Italia ed il Mondo intero.

Boston, 9 aprile 2009

On. Michele Frattallone, Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc.

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