PASQUA 2009. Pasqua cristiana cattolica 12 aprile. Pasqua cristiana ortodossa 19 aprile.Pasqua ebraica Pesach – 9 aprile

La Pasqua è una festività del calendario liturgico cristiano. Essa celebra la resurrezione di Gesù, che, secondo le Scritture, sarebbe avvenuta il terzo giorno successivo alla sua morte in croce.
La Pasqua cristiana deriva e, per certi aspetti, dipende dalla Pasqua ebraica, chiamata Pesach, che celebra essenzialmente la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè. La parola ebraica Pesach significa passare oltre, tralasciare, e deriva dal racconto della Decima Piaga, in cui l'Angelo sterminatore, o angelo della Morte, vide il sangue dell'agnello del Pesach sulle porte delle case di Israele e “passò oltre”, uccidendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio primogenito del faraone.
Con il Cristianesimo la Pasqua ha perduto il suo significato originario, venendo semplicemente a connotare un passaggio, ovvero:
• passaggio da morte a vita per Gesù Cristo;
• passaggio a vita nuova per i cristiani (in particolare per quelli che, nella Veglia Pasquale, ricevono il battesimo).
Per questo motivo la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica Pasqua di liberazione (dalla schiavitù d'Egitto).
La Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana seguono regole di calcolo differenti e quindi non cadono quasi mai nella stessa data. All'interno del cristianesimo poi vi sono due regole differenti a seconda che si usi il calendario gregoriano (cattolici e protestanti) o quello giuliano (ortodossi). La Pasqua è infatti una festa cosiddetta mobile, che viene fissata di anno in anno nella domenica che segue il primo plenilunio dopo l'Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne stabilito definitivamente nel IV secolo. Prima di allora vi erano usanze differenti sulla data da adottare, comunque sempre legate al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la Pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta controversia quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche.
Nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.
La chiesa ortodossa segue il calendario giuliano e quindi la data della Pasqua può variare dal 4 aprile all'8 maggio.

PASQUA CRISTIANA
Tutti gli evangelisti nella tradizione cristiana raccontano della visita al sepolcro di Gesù, che verrà trovato vuoto dando luogo alla Pasqua di resurrezione, in diversi modi:
Secondo Giovanni, 20:1
“Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro”
Secondo Matteo, 28:1
“Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro”
Secondo Marco, 16:1
“Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù”.
Secondo Luca, 24:10
“Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli”
La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima, che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. L'ultima settimana del tempo di Quaresima è detta Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).
Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l'inizio del Triduo Pasquale. Durante il Giovedì Santo, di mattina, nella Chiesa Cattedrale, si celebra la Messa Crismale, durante la quale il Vescovo consacra gli Olii Santi (Crisma, Olio dei Catecumeni ed Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le Cresime e i Battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'Unzione degli Infermi; l'Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima, e da inizio al Triduo Pasquale, con la Messa in Cena Domini: questa è il memoriale dell'Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l'Eucarestia e il ministero sacerdotale, e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell'Amore. Durante questa Santa Messa si svolge la tradizionale lavanda dei piedi e vengono 'legate' le campane (le campane non possono suonare dal Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua).
Il Venerdì Santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sulla narrazione degli ultimi giorni della vita terrena di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni e sull'Adorazione della Croce, da alcuni anni in questo giorno si celebra in modo solenne la Via Crucis.
Il Sabato Santo, unico giorno dell'anno in cui non si amministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull'attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del Nuovo Giorno. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto “aliturgico”. Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e di solito nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo, che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio.
La Veglia pasquale si compone di quattro fasi:
• La benedizione del fuoco;
• La celebrazione della Parola, con sette letture tratte dall'Antico Testamento che narrano la storia della salvezza;
• I battesimi ed il rinnovo delle promesse battesimali;
• L'Eucarestia.

PASQUA EBRAICA (Pesach)
Pesach o Pesah (passare oltre), è una festività ebraica che dura otto giorni (sette nella sola Israele) e che ricorda l'Esodo e la liberazione del popolo israelita dall'Egitto; la Pasqua cristiana – pur aggiungendo dei significati cristologici – trae origine da questa festività.
La Pesach è fissata al giorno 15 del mese di Nisan del calendario ebraico, come prescrive la Bibbia (Esodo 12,1-18). Si tratta di un calendario lunisolare, quindi ogni mese inizia con la luna nuova e il quindicesimo giorno coincide con il plenilunio. La data corrispondente nel calendario gregoriano varia di anno in anno entro un intervallo di circa 30 giorni.
Il fatto storico-religioso che legò la Pasqua all'uscita dall'Egitto si trova nel capitolo 12 dell'Esodo, quando Mosè ordinò al popolo ebraico, prima di abbandonare l'Egitto, che ogni famiglia immolasse un capo di bestiame piccolo (agnello, pecora o capra) senza difetto, di un anno di età, e che bagnasse col suo sangue gli stipiti e il frontone delle porte delle case. I membri delle famiglie dovevano consumare il pasto in piedi, con il bastone in mano, pronti per la partenza, che sarebbe avvenuta in quella stessa notte, dopo che l'angelo di Dio fosse passato per uccidere tutti i primogeniti egiziani, risparmiando i primogeniti ebrei le cui abitazioni erano segnate col sangue.
Gli Egiziani fecero pressione affinché gli Ebrei partissero al più presto, e questi dovettero portare con loro la pasta per il pane non ancora lievitata, ossia il pane azzimo. Così, come Dio vegliò tutta la notte per porre in salvo il suo popolo, questo veglierà nella notte di Pasqua.
Nel corso dei secoli, il rituale della Pasqua, pur sottoposto a variazioni e a modifiche, rimase sostanzialmente sempre uguale e la festa è tuttora celebrata da tutti gli Ebrei con la massima solennità e per la durata di sette giorni.
I due principali comandamenti legati alla festa di Pesach sono: cibarsi di matzah (pane non lievitato) e la proibizione di nutrirsi di qualsiasi cibo contenente lievito durante l'intero periodo della festività. Questi comandamenti sono stati trasformati in una cena particolare chiamata seder celebrata nelle prime due sere della festa. Sebbene parecchie siano le spiegazioni che sono state date al cibarsi di pane azzimo, la più accreditata è che si tratti di un ricordo del pane di cui gli Israeliti si cibarono durante l'Esodo: durante la loro fuga dall'Egitto non ebbero il tempo di far lievitare il pane.
Prima dell'inizio della festività gli ebrei eliminano da casa ogni minima traccia di lievito e qualsiasi cibo che ne contenga (questo viene indicato con il termine chametz).
La Pesach è una festività felice che viene solitamente trascorsa in famiglia. Durante il seder, parola che in ebraico significa per l'appunto ordine, si narra l'intera storia del conflitto con il faraone, delle 10 piaghe e della fuga finale seguendo il racconto della Haggadah di Pesach. Tradizionalmente è il bimbo più piccolo della casa che chiede all'uomo più vecchio di raccontare cosa successe allora, con una semplice domanda.
La lettura dell'Haggadah inizia con un ricordo, un brano in lingua caldaica in cui quattro fratelli chiedono al padre quale sia il significato di Pesach. I quattro fratelli rappresentano quattro tipi di Ebreo: il figlio saggio rappresenta l'ebreo osservante, il figlio malvagio rappresenta l'ebreo che rifiuta la sua eredità e la sua religione, il figlio semplice si riconosce nell'ebreo completamente indifferente, il figlio giovane è colui che non conosce abbastanza della propria cultura e tradizione per poter prendere parte alla discussione.

LA PASQUA NEL MONDO
La Pasqua viene celebrata nel mondo in modi diversi a seconda del paese e della cultura locale.
La tradizione dell'uovo pasquale ha origini antichissime. Infatti, i contadini della antica Roma erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con il significato di vita che l'uovo entrò a far parte della tradizione cristiana, richiamando alla risurrezione di Cristo ed alla vita eterna.
Oltre alla delizia delle uova di cioccolato, in tutto il mondo esistono tradizioni pasquali che prevedono la realizzazione di uova artistiche. In particolare, bellissime e famose sono le uova ucraine, dette Pysanky, ossia “cose che sono scritte sopra”. Le Pysanky sono realizzate con un processo di tintura fissato con cera e donate in un cestino di vimini foderato d'erba.
In Germania il simbolo principale della Pasqua è rappresentato da un “coniglietto”. Nel periodo pasquale le finestre delle case vengono abbellite con disegni di coniglietti, uova e altri motivi. Nei vasi si mettono alcuni rami che vengono poi addobbati. Prima di Pasqua in molte città ci sono dei mercati dove si possono trovare le decorazioni, i dolci e tutto quello che serve per abbellire le case. Il pranzo pasquale è quasi sempre a base di agnello e anche il dolce tradizionale ha la forma di un agnello. La sera, soprattutto in campagna, si fanno dei fuochi, dove i contadini bruciano tutti rami secchi che trovano e che simboleggiano la fine dell'inverno e l’arrivo della primavera.
I paesi nordici accolgono la Pasqua festeggiando anche l’arrivo della primavera. In Svezia la domenica delle Palme si benedicono dei rami di pioppo bianco con le gemme e si mangiano uova colorate. Di origine medievale è il rito che i bambini compiono la settimana prima della Pasqua: si vestono da streghe e distribuiscono le loro letterine in cambio di caramelle. In Danimarca le case vengono ornate con rami fioriti e uova dipinte, la domenica di Pasqua l’intera famiglia si riunisce per un buffet freddo e ai bambini viene regalato il coniglio di cioccolato. In Finlandia, molto prima di Pasqua, i bambini seminano alcune sementi all’interno di piccoli vasi. L'erba verde è di sicuro un segno dell'arrivo della primavera, anche se i vasi vengono tenuti dentro casa. Il significato della Pasqua cristiana non è molto sentito in Finlandia in quanto la maggioranza della popolazione appartiene alla chiesa Evangelica Luterana e quindi la Pasqua è semplicemente un giorno di vacanza. La tradizione vuole che le notti tra il venerdì e la domenica di Pasqua, le streghe escano dai loro nascondigli e volino nel cielo. Cibo caratteristico delle festività pasquali in è il “Pasha” a base di formaggio e il “Mammi”, un budino di segale.
In Olanda buona parte della popolazione appende una corona decorata alla porta di casa; alcuni pitturano le uova che poi vengono appese ad un albero nel giardino. Chi abita in appartamento mette dei fiori gialli. Il coniglietto pasquale nasconde in giardino le uova sode colorate che poi i bambini cercheranno per tutta la mattinata. In cucina la specialità locale è il “Paasbrod”, un buonissimo pane dolce pieno di uvetta.
In Inghilterra durante le festività pasquali vengono rivolte particolari attenzioni a persone bisognose: ai poveri vengono donate delle offerte e gli anziani vengono aiutati nel lavaggio dei piedi. Gli inglesi la domenica di Pasqua amano commemorare l’evento con gli “yummy hams”, gli “hot cross buns” e gli “Easter cakes”.
Le campane delle chiese in Francia restano silenziose fino il venerdì Santo in segno di dolore per Gesù Crocefisso. Ai bambini si racconta che queste volino via verso Roma per poi tornare la domenica della Santa Pasqua. Quando risuonano dai campanili i più piccoli cominciano la ricerca delle uova di cioccolato nascoste dai genitori prima dei festeggiamenti.
Per molti greci ortodossi, la Pasqua è sentita più del Natale. In tutto il Paese la sera prima della mezzanotte si tengono processioni verso santuari e chiese, recitando salmi. La Quaresima finisce con il suono delle campane e la celebrazione dei riti di Resurrezione, nella notte di Pasqua. Nelle chiese, al buio, vengono accese candele che devono essere riportate a casa accese. I riti della Pasqua continuano a tavola, con il pane pasquale, dolcetti, uova colorate di rosso e la tipica “Maghiritsa”, una zuppa fatta con le interiore dell'agnello. Ovunque si organizzano balli, processioni e manifestazioni folkloristiche. Alcune molto belle e particolari sono quelle di Corfù, Mégara (presso Atene), Aràchova e Livadia (presso Delfi). Le tradizioni più antiche sono conservate nell'Epiro e a Creta.
La celebrazione del rito Pasquale in Russia comincia alla mezzanotte del sabato con una processione attorno alla cattedrale. La mattina del giorno di Pasqua le famiglie russe si recano sulla tomba di un parente, dove viene consumato un picnic. La sera di Pasqua si tiene una cena con diversi tipi di carne, pesce e funghi, dove non manca il “Pasxa”, un piatto sostanzioso a base di tvorag (ricotta): altre ricette tipiche della Pasqua ortodossa sono il Kulich (il panettone pasquale) e il Kisel di frutta mista. Inoltre le uova sode vengono colorate di rosso, simbolo di nuova vita ottenuta mediante il sacrificio di Cristo.
In Spagna la parola Pascua viene spesso usata in maniera non corretta per indicare il giorno della nascita di Gesú (Natale), quindi il giorno di Pasqua è indicato come Domingo de Resurrección ovvero “Domenica di resurrezione”, mentre la festività viene comunemente chiamata Semana Santa ossia Settimana Santa.
In Israele si festeggiano due eventi: la Pasqua cristiana e la festa ebraica del Pesach. Durante la settimana santa si svolgono processioni e si ripercorrono le tappe della Vita Crucis. La festa ebraica del Pesach ha inizio il giovedì prima di Pasqua e ricorda l’esodo degli ebrei in Egitto e ha la durata di sette giorni.

Buona Pasqua, Happy Easter, Joyeuses Paques, Frohe Ostern, Feliz Pascua, Boa Pascoa, Kalo Paska, Zalig Paasfeest, Schastilvoi Paschi, Srecan Uskrs, Sretan Uskrs, Giad Pàsk, A fraylekhn Pesah.

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