SICUREZZA: SENATORI PD, MARONI RICHIAMI IL PREFETTO DI ROMA AL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE

“Il ministro Maroni richiami il Prefetto di Roma al rispetto della libertà costituzionale di manifestare e solleciti il ritiro o la sospensione del protocollo sull'uso delle piazze”. E' quanto chiedono i senatori del Pd Vincenzo Vita, Paolo Nerozzi, Lucio D'Ubaldo, Riccardo Milana, Lionello Cosentino, Mauro Del Vecchio, Roberto Di Giovan Paolo con un'interrogazione al ministro dell'Interno.
“Il 18 marzo scorso, presso l'Università di Roma “La Sapienza”, le forze dell'ordine hanno impedito agli studenti romani dell'Onda di manifestare uscendo in corteo dalla Città universitaria e di partecipare alla giornata di sciopero nazionale dei lavoratori della conoscenza indetto dalla Flc-Cgil – ricorda il senatore Vita – gli studenti che volevano manifestare pacificamente sono stati oggetto di ripetute cariche da parte delle forze dell'ordine finalizzate ad impedirne l'uscita dall'Ateneo e il cui esito è stato di sei studenti contusi, di cui due hanno dovuto ricorrere a cure ospedaliere. Un comportamento, come si evince anche dalla successive dichiarazioni del sindaco Alemanno, dovuto al rispetto del “protocollo” adottato dalla Prefettura”.
“E' chiaro – aggiunge Vita – che il Prefetto non può auto-attribuirsi, sulla base di una regolamentazione priva di valore giuridico, da lui adottata di concerto con il Sindaco, il potere di vietare o impedire il diritto di manifestare garantito dalla Costituzione, ma al contrario le autorità di pubblica sicurezza e in primo luogo il Prefetto devono operare affinché questo diritto possa esprimersi nel rispetto esclusivo della sicurezza e dell'incolumità pubblica. E nel caso specifico il comportamento delle forze dell'ordine all'Università “La Sapienza” si è risolto in una grave lesione del diritto di manifestare e ha di fatto generato un'ingiustificata situazione di tensione tra i manifestanti riuniti pacificamente, che avrebbe potuto, questa sì, produrre problemi per la sicurezza e l'incolumità pubblica”.
“Il ministro dell'Interno – conclude Vita – dovrebbe ritenere grave che una Prefettura impedisca il diritto di manifestare sulla base di un “protocollo”, privo di qualsivoglia valore giuridico e dovrebbe quindi sollecitare il Prefetto di Roma Pecoraro al ritiro o alla sospensione immediata di un protocollo che, per l'ambiguità delle espressioni in esso contenute, sembra prefigurare – totalmente al di fuori delle norme di legge – un potere improprio in capo alle autorità di pubblica sicurezza e al Prefetto di Roma”.

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