Troppi rifiuti speciali domestici in strada o conferiti nei cassonetti della raccolta indifferenziata

Secondo Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori i comuni dovrebbero creare le “eco stazioni” nei quartieri.

Una delle perduranti carenze in tema di raccolta dei rifiuti, riguarda la raccolta di quelli cosiddetti “speciali domestici” con specifico riferimento a televisori, pile e accumulatori esausti, lavatrici, frigoriferi ed elettrodomestici in genere, i quali, come è noto, sono di difficile smaltimento per i loro contenuti a base di sostanze nocive e persino di metalli pesanti.
In particolare dev’essere specificato che la colpa non è solo della noncuranza di alcuni cittadini, ma soprattutto dell’assenza, nella quasi generale totalità dei comuni, di appositi luoghi di conferimento o della difficile individuazione o individuabilità degli stessi, quando presenti.
Ecco perché, molto spesso, i cittadini sono costretti a gettare tali rifiuti all’interno o a margine dei contenitori per la raccolta indifferenziata od addirittura a depositarli nelle periferie e nelle campagne con conseguenze a dir poco gravi per l’ambiente e quindi per la salute.
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori una semplice soluzione può essere individuata nella creazione a carico dei comuni di apposite isole ecologiche o “eco stazioni” di semplice individuazione all’interno dei nostri quartieri.
Lecce, 27 marzo 2009
Giovanni D’AGATA
Componente dipartimento Tematico Nazionale
“Tutela dei Consumatori”
ITALIA DEI VALORI

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