ENERGIA NUCLEARE O RINNOVABILI?: LA MIA RISPOSTA A CHICCO TESTA

Egregio Chicco.

Leggo con piacere gli interventi su questo Suo interessante Blog.

Mi dispiace, però, notare di essere in disaccordo su temi così “innovativi” ed “importanti” come quelli della scelta di una “nuova” politica industriale energetica.

Provo a spiegarmi meglio.

E' evidente a tutti che le dinamiche della domanda di energia (dei consumi, in generale) vedono un nuovo baricentro che si sposta rapidamente verso Oriente, per fattori geopolitici e demografici, frutto della globalizzazione.

E' vero anche che, per far fronte a questa rapidità, i Paesi “emergenti” (Cina e India, in particolare) stanno portando avanti politiche energetiche basate sulle cosiddette “infrastrutture energetiche puntuali” (principalmente Carbone, Idroelettrico e Nucleare).

La cosa che non capisco è il ragionamento consecutivo che Lei sostiene, ovvero che, dato che due Paesi emergenti (con popolazioni di miliardi di persone, e “Governi non perfettamente democratici”) come la Cina e l'India (e aggiungiamo anche la Russia) rispondono a bisogni “rapidi e pressanti” derivanti da una crescita repentina ed inaspettata, nella maniera più ovvia per loro, principalmente Carbone e Nucleare, un Paese (piccolo e maturo – anzi decadente) come l'Italia debba rispondere a “loro” da Follower in una gara al consolidamento di Monopoli nell'industria Energetica (ricordiamo che Nucleare e Carbone sono industrie naturalmente oligo-monopolistiche, con tutte le conseguenze sui prezzi, e non solo, che tutti conoscono).

Il ragionamento che io mi aspetterei, invece, da un Paese maturo e decadente, ma con una enorme tradizione di cultura e storia, come l'Italia (l'Europa sta già invece muovendosi, con grande piglio, in questa innovativa direzione) è quello di guardare al futuro: ad un mondo in cui l'energia è distribuita, è (idealmente) prodotta e consumata nello stesso luogo (o comunque, nelle “aree in cui si vive”), in cui i livelli di emissione di CO2 scendano a livelli ottimali, ed il consumo diventi “sostenibile” e “consapevole” nel rispetto dell'ambiente e degli altri.

Ebbene, tutto questo passa per una scelta NETTA che è quella dell'EFFICIENZA ENERGETICA, delle RINNOVABILI, e del CLEAN BEHAVIOUR.

Questa scelta non è in disaccordo con la scelta di investire in ricerca e sviluppo nel settore del Nucleare, ma lo è con quella di investire, oggi, in infrastrutture energetiche – nucleari, togliendo risorse all'industria energetica del futuro, perché si avrebbero effetti di spiazzamento (economici e culturali) enormi ed irreparabili, a mio avviso.

Spero di poterne discutere ancora con Lei, perchè io credo che è proprio sulla decisa e rapida definizione di una nuova politica energetica che il nostro Paese può ripartire.

Con rispetto.

Massimo Preziuso

— (sul suo nuovo ed interessante blog “pro-nucleare” www.newclear.it)

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