Per la Serie L’altra Italia

I numeri parlano chiaro: in tutta l’America Latina ci sono solo 11 uffici di rappresentanza di banche italiane (tra cui 3 in Brasile e 2 in Argentina): cioè, solo due in più di quanti si trovino nel piccolo Lussemburgo (9), circa un terzo di quelli presenti in Romania (29) e più o meno la metà di quelli registrati nella Moldavia (19) e nella Croazia (18). Eppure, in America Latina vive un terzo di tutti gli italiani residenti all’estero: oltre un milione. Se poi guardiamo anche agli oriundi italiani solo in Brasile e Argentina si trovano 35 dei 60 milioni complessivi. Ebbene, per tutti questi milioni di italiani e oriundi le Banche italiane riservano solo il 4% del totale delle Agenzie e uffici di rappresentanza: circa 300 nel mondo. (Cliccare sotto su Leggi Tutto)

Eppure, a sentire autorevoli analisti economici in questo momento di crisi globale è proprio l’America Latina l’area che forse offre le maggiori prospettive di sviluppo. Non è, quindi, un caso che l’Italia occupi nel sub continente americano una importante quota di mercato sul fronte delle esportazioni (circa il 6%) e che siano molte le aziende italiane che hanno investito e che continuano a investire in America Latina (che si trova al secondo posto, dopo l’Europa, per investimenti italiani).
Ma non sempre le cose sono state così. Negli anni venti sono state diverse la banche italiane che hanno aperto filiali, uffici di rappresentanza o hanno acquistato banche in America Latina. Vale per tutti l’esempio della Banca Nazionale del Lavoro che solo in Argentina è arrivato ad avere ben sette filiali e uffici di rappresentanza.
Una decisa svolta in negativo è avvenuta dopo la caduta del muro di Berlino quando il sistema bancario italiano si è indirizzato quasi esclusivamente verso l’Europa dell’est, con un certo innamoramento anche per Paesi come la Cina.
A questo punto, però, vale forse la pena di ricordare che recentemente il Ministro del Tesoro italiano, Giulio Tremonti, ha dato il via alla nascita di una Banca per il Sud dell’Italia. “Non è possibile” ha dichiarato il Ministro, “ che il Sud sia l’unica Regione d’Italia a non avere una Banca. E senza una banca è difficile promuovere lo sviluppo’.
Giustissimo, solo che questo discorso non vale solo per il sud italiano. Se veramente vogliamo sfruttare la costante crescita di molti Paesi Latino Americani facendo leva anche sulla enorme Comunità italiana, allora è arrivata l’ora che le nostre banche tornino a guardare con maggiore attenzione all’America Latina. E non sarebbe male che il Governo pensasse eventualmente anche alla nascita di una banca orientata a raccogliere i risparmi degli italiani residenti all’estero, in particolare in America Latina, per reinvestirli in grandi progetti all’estero da affidare prevalentemente ad aziende italiane. Ciò rappresenterebbe, tra l’altro, una importante leva anche sul piano dei rapporti internazionali.

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