Con la crisi economica mondiale e nazionale e con i tagli apportati da un bilancio per dir poco da bancatorra dell’attuale legislatura, alle risorse per gli italiani all’estero. Lei si permette (senza offesa alcuna) una “vacanza” intorno al mondo latino, dal Messico al Nicaragua per finire in Venezuaela. Non le sembra una bella presa per i fondelli di quanti all’estero si stiano lamentando, per le inefficienze dei Consolati e la loro chiusura, per passare poi agli ultimi dati di un notevole calo nelle esportazioni del Made in Italy. Per uno come il sottoscritto che l'ha sempre ritenuta una persona integra e l’unico vicino alla problematica ed alle esigenze dei cittadini nel mondo a prescindere, mi sorge il dubblio che molto probabilmente hanno ragione coloro che vorrebbero le circoscrizioni estere abolite. Facendo un elementare calcolo matematico un milione e duecento mila euro x 18 x 5, raggiungiamo approssimativamente la bella somma di 300 milioni d’euro. Questa e’ la cifra che la futura legislatura abolendo le circoscrizioni estere avrebbe a disposizione per informatizzare i consolati, aprire nuove scuole, rafforzare i poteri decisionali anche economicamente dei Comites. Il compito di interloquire con gli organismi di parlamentari esteri non dovrebbe essere un’esclusiva del sottosegretario con delega per gli italiani nel mondo, ammesso che sia in grado di svegliarsi dal suo letargo. Prescindendo dal buon esito della sua (vostra ) “spedizione” quando ritornera’ potra’ dirci quanto e’ costata in valori reali e materiali questa delegazione? Questo anche e sopratutto per farle notare che leggo tutti i suoi comunicati.
