BUCCHINO: IRREVERSIBILE LO SCIOGLIMENTO DEL SERVIZIO CONVENZIONI INTERNAZIONALI DELL’INPS

L’On. Gino Bucchino rende noto che il Presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ha risposto alla lettera dei deputati PD eletti nella Circoscrizione Estero – Bucchino, Farina, Fedi, Garavini, Narducci e Porta – i quali rimarcavano le loro preoccupazioni per l’accorpamento del Servizio Convenzioni Internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Pensioni dell’INPS avvenuto lo scorso dicembre. Mastrapasqua se da una parte concorda con i parlamentari circa la valenza del servizio reso finora dal Servizio Convenzioni Internazionali, dall’altra (senza però chiarire i motivi dell’accorpamento) garantisce “la continuità delle attività finora svolte con l’impegno e la professionalità che hanno sempre distinto tutte le funzioni di collaborazione e di tutela previdenziale in campo internazionale”.
I parlamentari devono quindi prendere atto dell’irreversibilità dell’accorpamento e sperare che la perdita di autonomia del Servizio non sia dannosa al sistema di tutele previdenziali garantite ai nostri connazionali emigrati.
In effetti – rilevano i sei deputati – malgrado le assicurazioni del Presidente dell’INPS, per una materia così complessa e delicata come quella della sicurezza sociale in regime internazionale, l’accorpamento potrebbe causare dal punto di vista operativo una dispersione di competenze, una disomogeneità di comportamento e una perdita di professionalità da parte degli addetti ai lavori con inevitabili ripercussioni sulla funzionalità del sistema di tutela finora adeguatamente assicurato. Inoltre – si chiedono i parlamentari – chi coordinerà e sovrintenderà per l’INPS tutta la materia a livello nazionale e periferico? Chi svolgerà il ruolo di interlocutore privilegiato per patronati e istituzioni in materia di convenzioni internazionali? Chi gestirà l’applicazione di tutta la normativa comunitaria e internazionale di sicurezza sociale?

“Non vorremmo che questo ridimensionamento delle Convenzioni Internazionali rappresentasse l’ennesimo segnale di abbandono e disinteresse – paventano i sei parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero – nell’ambito della tutela dei diritti previdenziali delle nostre collettività all’estero”.

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