Una crisi economica storica

Il 2009 appena iniziato verrà ricordato, nei futuri libri di storia contemporanea, come l’anno contrassegnato dalla più grave crisi economica mondiale dal 1929.
Alcuni dati numerici possono fotografare lo stato dell’economia meglio di tante parole e di tante interviste ad economisti di fama: negli Stati Uniti, ad esempio, nel solo mese di febbraio, si sono persi 530000 posti di lavoro.
Nel nostro Paese, recentemente a lanciare l’allarme è stato l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, che ha sottolineato come in assenza di interventi ad opera del governo, nel solo comparto auto, uno dei settori colpiti dallo tsunami della recessione, potrebbero essere bruciati ben 60000 posti di lavoro.
Con il termine recessione gli economisti indicano una fase di un ciclo economico caratterizzata da un rallentamento del tasso di crescita del prodotto interno lordo, spesso accompagnato da una riduzione del livello di occupazione.
Per arginare questa congiuntura economica negativa il governo ha varato una serie di provvedimenti anticrisi per rilanciare il settore auto, delle moto, del mobile e degli elettrodomestici attraverso sconti per l’acquisto dei medesimi.
Il pacchetto normativo governativo prevede uno sconto di 1000 euro di incentivo per rottamare la vecchia auto, di 300 euro per acquistare uno scooter nuovo e di 2000 euro se la vettura comprata è super ecologica.
Il governo ha poi istituito uno sconto del 20% per mobili ed elettrodomestici, ma solo se l’acquisto è legato alla ristrutturazione della abitazione ed entro un tetto di spesa di 10000 euro.
La possibilità di rottamare la vecchia auto sostituendola con una nuova Euro 4 o Euro 5 si estende a una platea potenziale di 4 – 4,5 milioni di vetture, perché interesserà le immatricolazioni fino al 1999.
L’esecutivo stima che saranno 200 – 250000 i ricambi. La precedente rottamazione si fermava al 1997.
L’incentivo riguarderà anche i furgoni commerciali. L’intervento si estende inoltre al ricambio di frigoriferi e congelatori a favore dei modelli meno inquinanti ma si pensa di estenderlo anche agli elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie.
Sono previsti anche 600 milioni di euro per il rifinanziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole imprese.
Nel pacchetto sono previste anche detrazioni a favore di piccole e medie imprese, spina dorsale del sistema imprenditoriale e produttivo italiano, che operano ristrutturazioni o si fondono con altre imprese.
Questi provvedimenti “terapeutici” dovrebbero valere tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro: 1,2 miliardi per gli incentivi auto, il rimanente destinato invece alle altre misure.
Va infine segnalato che mentre il governo tenta di arginare efficacemente gli effetti negativi della crisi che attanaglia in particolare la nostra economia, anche Cgil e Legambiente hanno presentato la loro ricetta tesa a rilanciare gli acquisti e l’economia del nostro Paese.
Il piano elaborato dal principale sindacato italiano e da una delle associazioni più rappresentative sul fronte della salvaguardia dell’ambiente punta a liberare 15 miliardi annui di risorse ( pari all’1% del prodotto interno lordo), da impegnare in quattro aree di intervento prioritarie: energia, casa, trasporti e sicurezza ambientale.

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