Caso Eluana: sciacallaggio politico

Il governo Berlusconi e la sua maggioranza hanno fatto una speculazione politica sulle sofferenze di Eluana e sul dolore della sua famiglia. Hanno cercato di infliggere uno schiaffo istituzionale al Presidente della Repubblica imponendogli la firma di un decreto legge palesemente incostituzionale, e non contenti di questo hanno poi sequestrato il Parlamento per discutere in poche ore di un disegno di legge che in pratica era stato concepito soltanto per un atto di sciacallaggio nei confronti della famiglia Englaro.

La famiglia Englaro aveva ottenuto una sentenza, passata in giudicato, che consentiva al padre di accompagnare la figlia negli ultimi giorni della sua vita con un percorso ed un protocollo sanitario. Il Pdl, Berlusconi e i parlamentari si sono odiosamente accaniti a sostenere che vi è la libertà della vita quasi che altri, noi per esempio, fossero per la morte. Noi intendiamo in uno Stato di Diritto il rispetto dei poteri e soprattutto lamentiamo che il governo Berlusconi e la sua maggioranza abbiano alzato una cortina fumogena, su di un caso che meritava il rispetto di tutti, per nascondere i reali problemi del Paese, problemi di un economia in grande sofferenza nei cui confronti il governo non riesce a trovare dei rimedi nonostante glieli sollecitino tutti, come Confindustria, come l'Italia dei Valori e come le altre forze d'opposizione, e assolutamente incapace di tirar fuori l'Italia da questo stato di crisi.

Un Paese in difficoltà sotto il profilo della sicurezza: gli immigrati, dove in alcune regioni sono essenziali per sostenere le economia territoriali, vengono trattati come schiavi o come persone dedite all'alcol, a stupri, alla delinquenza. Noi siamo per la sicurezza delle nostre città, e chi viene in Italia deve lavorare e migliorare la qualità della sua vita integrandosi nella nostra generosa comunità. Questo governo, invece, ogni giorno si inventa una cosa diversa per distogliere i cittadini dai problemi reali, e in pratica cerca di imporre scelte pericolose alimentando odio e spaccatura sociale.

Quando abbiamo appreso in aula la scomparsa di Eluana, siamo stati pervasi da commozione ed emozioni. Pensavamo che il silenzio fosse il modo migliore, in quel momento, per rendere omaggio con tutto il Senato nei confronti di una vita sofferente. Dall’altra parte, invece, si e scatenata una bagare: hanno gridato “assassini”, un grido rivolto non si sa a chi, e soprattutto ci sono stati gravi insulti al Capo dello Stato, ritenuto indirettamente responsabile per non aver firmato il decreto legge che Berlusconi voleva imporgli.

Abbiamo chiesto di rinviare in commissione questo disegno di legge. Ci hanno tenuto bloccati in Senato per ore cercando di continuare l'esame di un disegno di legge ormai inutile. Alla fine, evidentemente, la telefonata del “capo”, oltre che alle pressioni di un'opposizione come quella dell'Italia dei Valori e, in questo caso, anche del Partito Democratico, hanno fatto cambiare idea, rinviando il testo in commissione. Il Senato ed il Parlamento devono fare una legge complessiva sul testamento biologico.

Va introdotto un principio: chiunque lo voglia fare, il percorso, e rilasciare il testamento biologico, deve poterlo fare, cosi come chi ha convinzioni diverse, eticamente, filosoficamente, religiosamente, deve essere libero di farlo o meno.

Ieri, al Senato, eravamo pronti a votare un NO secco e definitivo sul disegno di legge presentato dal governo, e avevamo maturato questa decisione dopo una discussione serena e approfondita, senza divisioni, usando proprio quella libertà di coscienza da cui eravamo partiti per compattarci tutti con decisione unitaria e condivisa.

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