“La costruzione mediatica che si sta rafforzando sulla vicenda della povera ragazza in coma non deve soffocare l’assoluta necessità di intervenire e di colmare quel vuoto normativo che ha alimentato le criticità che sono emerse tra l’interpretazione giuridica, senso etico e riflessioni private”. E’ quanto afferma in una nota Aldo Di Biagio, deputato del PdL eletto nella Ripartizione Europa.
“Non si può lasciare all’interpretazione giuridica il destino e la vita di un essere umano – aggiunge il deputato del PdL – a tal riguardo mi unisco al monito del presidente Napolitano, che ha invitato le istituzioni ad intervenire predisponendo una riflessione ed un confronto pacato, al fine di colmare un vuoto legislativo su questa controversa materia”.
“I primi passi che sono stati tracciati in Parlamento – precisa Di Biagio – hanno preso le forme di una proposta di legge contenente disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, presentata al Senato dal sen. Calabrò, che purtroppo lascia emergere delle perplessità sul fronte normativo e sanitario, soprattutto per quanto riguarda la funzione giuridica delle “Dichiarazioni anticipate di Trattamento” che dovrebbero garantire al malato esclusivamente l’esercizio della libertà di decidere circa i trattamenti sanitari a cui sarà sottoposto, su cui però appare necessario intervenire al fine di creare delle condizioni normative ottimale per disciplinare questo tema complesso”.
“Qualora la proposta dovesse essere portata all’attenzione dell’aula, – conclude – sarà forte il mio impegno e quello dei colleghi di maggioranza. Saremo pronti a predisporre proposte emendative che esorcizzino ogni forma di legittimazione della morte, presunta desiderata, della persona inferma. Il rispetto della vita è prioritario, in ogni sua forma ed in ogni sua rappresentazione, e questa consapevolezza deve animare ogni altro percorso normativo nelle opportune sedi”.
