“Chiambretti night-Solo per numeri uno” ha aperto i battenti martedì 20 gennaio su Italia Uno alle 23:55. C'era grande attesa per il programma che sanciva il passaggio di Piero Chiambretti, da sempre visto come un sostenitore della Sinistra, alle reti Mediaset. Lo stesso conduttore, prevedendo le polemiche che sarebbero potute scaturire per la sua scelta, ha ritenuto doveroso affermare, tra il serio ed il faceto, che non avrebbe cambiato lo stile della sua ironia per fare un piacere al “Cavaliere”.
Il nuovo show non è altro che una sorta di trasposizione di “Markette”, grande successo di La7, ma con mezzi finanziari nettamente superiori che, se da una parte, abbelliscono la cornice del programma, dall'altra, ne sviliscono la spontaneità e la continuità. Anche lo stesso Pierino è apparso impacciato e meno irriverente del consueto. Sostanzialmente è stato riproposto il cast dello scorso anno: Costantino della Gherardesca, i gemelli Ceccarelli, Faiella, il cromatologo e i Krisma (gruppo punk anni 70). La novità è rappresentata da Dana Matthews, nuova primadonna, proveniente dal Mouline Rouge.
La forte campagna pubblicitaria ha generato ottimi ascolti nella puntata d'esordio che ha toccato una media del 15& di share, eccezionale se confrontata con quella di Markette su La7 che non andava oltre il 5% e con quella di Italia uno che si aggira intorno al 10%. Con il passare dei giorni, però, il pubblico è calato pesantemente, fino a giungere al 7% del 28 gennaio. Chiambretti è corso ai ripari, chiedendo che il programma venisse anticipato alle 23:30 per consentire ad un più ampio pubblico di seguire lo show, definendo la collocazione attuale adatta solamente ad un pubblico di disoccupati. Sicuramente l'ora tarda influisce sugli ascolti, ma c'è da segnalare come “Mai dire Grande fratello”, programma che va in onda in un orario molto simile, faccia registrare ascolti quasi doppi rispetto al Markette2.
E' presto per tirare le somme conclusive e siamo certi che lo showman riuscirà a riprendersi, apportando qualche cambiamento soprattutto alla fluidità della trasmissione.
A questo punto, però, una domanda è d'obbligo: Chiambretti riuscirà a migliorare le sorti del suo programma o finirà per pagare il passaggio a Mediaset duramente, come successo in passato a Raffaella Carrà e Pippo Baudo in primis?