APRIAMO GLI OCCHI ! !EVITARE CHE IL TITANIC AFFONDI?

Il sistema Italia: un Titanic che naviga nella notte. E i politici danzano sul ponte…
Gli icebergs sono in agguato, ma nessuno se li aspetta.

Apriamo gli occhi ! Qual’ è la situazione reale (non quella che si racconta) ?

ANALISI

A causa di una vecchia tradizione, di popolo dominato dallo straniero, gli Italiani continuano : a) a ignorare lo stato (non sono fatti miei), mentre i magliari scassano..; b) a sopportare le sue sopraffazioni o mancanze, continue ed in aumento ( in termini di servizi e infrastutture inefficienti).

Non vi siete accorti del deragliamento degli ultimi lustri : la “casta” dei politici, che trent’anni fa lavoricchiava (ma all’italiana), sempre più ha abbandonato il lavoro serio, il servizio del cittadino. Ed è passata all’incapacità diffusa (poca professionalità), alla corruzione talora, ma spesso agli interessi di clan e di cordata. L’interesse nazionale è SCOMPARSO…. Non sorprende, visto che la società nazionale non c’ è più, ma ci sono ora le cordate, i clans, le bande….

Tutti quelli che si sentono sopraffatti dalle istituzioni che non funzionano, sappiano:

– che siamo l’unico caso di Paese con istituzioni non funzionanti fra i 15 (la ex-U.E.);
– che i motivi dei non funzionamenti della Giustizia, della Sanità in alcune regioni, e di tante emergenze, sono….il modo di lavorare “all’italiana”, ormai ben diffuso nelle istituzioni…, dove non esiste né la gestione corretta del personale, né la meritocrazia….
– che i funzionari in troppi settori dello stato fatiscente credono di avere tutti i diritti
(anche di lavorare male, anche la non-formazione, la non-organizzazione, anche il “chissene..”, anche buoni stipendi, specie se con allacci personali si sono elevati a dirigenti, nonostante le incapacità). Insomma i politici hanno spinto, con incoscienza, verso lo sfascio….

– La Pubblica (d)Istruzione ha fatto, per decenni, un cattivo lavoro. Non ci ha insegnato metodi di lavoro e forme di pensiero adatti al secolo XXI. Non ci ha insegnato l’organizzazione…., con conseguenze paurose…E cioé metodi basati su coerenza, logica, struttura, realismo, responsabilità, efficacia dei risultati. Ci é stata data, é vero, un’ottima formazione umanistica, ma troppo vicina, credo, alla Humanitas di qualche secolo fa. Basterà, nel Villagio Globale ? Sembra proprio di no, a guardare ai risultati e alla impossibilità, per un sistema inefficiente, di creare occupazione..

– Un secondo errore del sistema Italia di inizio secolo: pessimo metodo di selezione della classe dirigente, basato sul valore … delle chiacchiere, anziché della professionalità. Non poco, per affossare le prospettive di una società… E’ lecito anche porsi il quesito: “Sono i politici che vogliono vendere chiacchiere, o sono gli elettori che le vogliono sentire ?”. Perché non abbiamo un’élite illuminata, nelle istituzioni ? Perché i politici vogliono invece l’élite del comparaggio, ossia la “casta” ?

– Un terzo errore, anch’esso della Pubblica (d)Istruzione, quello di non educare il cittadino, di non insegnargli i suoi diritti ed obblighi, la struttura della società, i suoi meccanismi di funzionamento. I quali dovrebbero percio’ essere gestiti, se va bene, da angeli invisibili. Se va male, da padrini nascosti.

Ma non sono gli unici fattori…….

L’ evoluzione della società italiana continua. Troppo spesso in negativo. Senza che si facciano sforzi sufficienti per aprire gli occhi. Se ci togliessimo le lenti ideologiche (destra, sinistra) e guardassimo con qualche grammo di realismo la povera realtà di tutti i giorni, faremmo un primo passettino in avanti.

La povera realtà sociale italiana é sotto gli occhi di tutti, almeno in termini di problemi irrisolti. Quanto alle cause di tanto disastro, é un po’ meno evidente scovarle, ma io lo ho fatto per un decennio (paragoni coll’Europa). Ma, cercando cercando…. esse si possono individuare. Ma, gli Italiani sono flessibili… Non solo, sono anche rassegnati ad essere abusati.

E per questi motivi che vi dico quello che è ovvio nel resto dell’Unione:

1. Nei Paesi europei tutti i cittadini che pagano tasse o contributi sociali hanno il diritto sacrosanto a che le leggi siano fatte seriamente (non all’italiana e non nell’interesse di un clan); a che i diritti scritti nei sacri testi siano applicati con perizia, impegno, rapidità e serietà, nei riguardi di tutti. E gli Italiani sono l’eccezione, ormai vivono nel lassismo diffuso.
2. Per gli stessi motivi voi, che avete patito disservizi, sopraffazioni, basso potere di acquisto (conseguenza degli sprechi diffusi, delle incapacità di organizzazione, della sparizione della qualità del lavoro in ambienti sempre più lottizzati) avete il DIRITTO e l’ INTERESSE a cacciare dal parlamento questa genia di politici che ha coltivato per anni la bassa qualità del lavoro e l’interesse di clan, il culto degli arrangiamenti fra compari.

Se voleste evitare che il Titanic affondi, mettetevi davanti lo specchio e ditevi: “Mai più fidarsi di politici incapaci e azzeccagarbugli. Svegliamoci. Formate un gruppo deciso, con molti giovani ( i più di 50 sono abituati alla sopraffazione). Poi organizziamo una piccola e facile rivoluzione: andare da Napolitano a CHIEDERE IMPERATIVAMENTE il rispetto delle leggi, il funzionamento della Giustizia e delle istituzioni”. Far sparire la divaricazione fra gli obiettivi scritti nelle leggi e la povera applicazione pratica, all’italiana. Questa azione, se accompagnata da una presentazione dei veri motivi motivi del degrado, visti dall’Europa, potrebbe dare qualche frutto, a delle condizioni ben precise (che vi indichero’ se chiedete). Ricordate che Napolitano è preoccupato per le istituzioni, e che il sottoscritto (esperienza di sviluppo in Europa) è sicuro che le istituzioni, nelle presenti condizioni sociali (manco di strumenti necessari) non possono funzionare.

L’azione già iniziata: ho preparato una lettera a Napolitano (ma anche a Padoa Schioppa) colla quale propongo che tre espatriati (fra cui me, vista la mia inchiesta decennale sulle cause del degrado) siano da lui invitati per una presentazione. A dire le cose che non si sanno. La presentazione verterebbe su tutti i fattori primari per cui il sistema Italia non funziona e non puo’ funzionare. Contattatemi direttamente per avere copia della lettera, cui potreste aggiungere la firma. Ho bisogno di trenta firme almeno, reagite.

Per trovare le cause del degrado diffuso, una sola la strada sicura: esaminare il divario, in accelerazione, fra Italia ed Europa.

La società italiana di oggi:

– accetta di vivere nella confusione, senza regole (che siano accettate da tutti);
– considera l’ incertezza del diritto nella vita civile come routine, salvo a fare una manifestazione quando non ne puo’ più;
– é rassegnata alle sopraffazioni, alla superficialità, alle improvvisazioni, alle leggerezze, in particolare da chi riveste responsabilità pubbliche;
– finge di credere che la diffusione del degrado possa arrestarsi da sola. Che non ci sia corruzione diffusa. Infatti non si discutono seriamente contromisure efficienti……..
– non ha notato che la gestione responsabile sta sparendo dalle istituzioni. Lassismo imperante…

E’ illusorio pensare di conservare il Paese nel gruppo dei Paesi industriali, se restano inalterate le attuali fondamenta della società. E’ necessaria un’ attenta riflessione, per individuare le cause scatenanti del degrado e per definire gli strumenti necessari per poter gestire un Paese a livello europeo.

Le evoluzioni negative, la degradazione e il peggioramento dei comportamenti italiani, in tante regioni, in tanti settori, hanno già determinato:

– perdite di efficienze diffuse in tanti settori;
– calo di competitività e affidabilità del prodotto italiano;
– calo della qualità di alcuni servizi offerti al cittadino italiano, i quali hanno, anch’ essi, un impatto sulla competitività del “made in Italy”.
– negazione di un futuro ai giovani ed ai nostri figli…

IL SUCCO

Per individuare le cause primarie della deriva. Le prime analisi a largo raggio in tal senso sono pubblicate in:

http://angrema.blogspot.com

Vi troverete anche la cura possibile…..
Inoltre il saggio “Quale futuro per l' Italia e per la Francia ? Sviluppo o sottosviluppo ?” è pubblicato da Sovera. La scheda del saggio , appena uscito, è pubblicata sul link:

Questo libriccino dice la verità sulle cause dei fallimenti. Quella verità di cui non si parla in Italia, ma che gli espatriati conoscono un po'…

In tali analisi viene discusso il cocktail 'Indifferrenza”, che gli italiani sono abituati ad assaporare un giorno si ed uno no. Esso é stato perfezionato negli ultimi decenni, ma i suoi componenti erano già visibili nel dopoguerra.

I componenti del micidiale cocktail”Indifferenza” determinano la rarefazione delle azioni costruttive (soprattutto nel settore pubblico) e, in secondo luogo, innescano talvolta il gioco dello scarica-barile, il quale viene iniziato ogni volta che una situazione difficile richiede una decisione urgente.

Un’ insalata di fattori e comportamenti da paese arretrato sono offerti dal sistema pubblico ai cittadini, come piatto quotidiano. Che viene digerito con noncuranza, faciloneria, assuefazione e diabolica tolleranza. E con sorpresa degli emigrati.

Diabolica é la tolleranza quando essa impedisce di aprire gli occhi, di esaminare realisticamente i problemi e di individuare le misure correttive necessarie per invertire la tendenza al degrado strisciante.

Lo Stivale visto dall’ Europa

Abbiamo banalizzato l’ imbroglio. Scambiato l’ inosservanza della legge con una marachella. Abbiamo escluso dal Paese le stesse virtù civiche che, diffuse in altri Paesi, ne permettono la gestione corretta.

Abbiamo per decenni ignorato la necessità dell’ organizzazione, che é una qualità necessaria ad una vita civile efficiente. Risultato: la qualità della vita sociale italiana. Abbiamo ritenuto, nel settore pubblico, non necessaria la responsabilità del proprio operato. Abbiamo considerato lecito l’ interesse privato in atti d’ ufficio. Risultato: abbiamo scelto di imboccare la strada del terzo mondo, con grande incoscienza.

APRITE GLI OCCHI ! ! !

Antonio Greco angrema@wanadoo.fr
(consulente in Telecomunicazioni, ex funzionario europeo)
(disponibile per una presentazione delle cause del degrado italico)

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