“Serve un piano strutturato che consenta realmente di intervenire in una logica di lungo periodo, analizzando con attenzione le istanze sollevate dalle sigle sindacali e la non trascurabile cornice sociale entro cui prendono forma le dinamiche di crisi”. E’ quanto dichiarato del deputato del PdL eletto nella Ripartizione Europa e membro della Commissione lavoro, Aldo Di Biagio, alla vigilia della convocazione del tavolo di Palazzo Chigi che vedrà coinvolti Confindustria e sindacati.
“Esprimo soddisfazione e soprattutto fiducia per la disponibilità del Governo ad accogliere le parti sociali al fine di discutere delle più adeguate misure per l’economia sociale di mercato. Il primo punto di questo intervento dovrà essere orientato al rafforzamento degli ammortizzatori sociali in particolar modo per i cosiddetti lavoratori flessibili – ha continuato Di Biagio -, che rappresentano una grossa fetta della platea dei lavoratori e nei confronti dei quali non c’ è ancora un’attenzione adeguata nonostante le grosse dosi di demagogia irrorate a riguardo dall’opposizione”.
“La tutela delle famiglie rappresenta un ulteriore e rilevante punto di sostegno e di interesse da parte del Governo – ha sottolineato il deputato del PdL – e in questa ottica la definizione del quoziente familiare rappresenterebbe un’adeguata misura di politica fiscale ed un importante punto di arrivo nell’ambito dei provvedimenti di attacco alla crisi economica”.
“Elemento imprescindibile di tale percorso di intervento e di rimodulazione delle politiche economiche e fiscali è la cooperazione tra tutte le forze politiche – ha concluso il deputato del PdL –, che deve nascere e deve strutturarsi in una logica di pieno sostegno sociale rivolto alle categorie più deboli e più esposte ai drammi della crisi. A tal riguardo mi auguro che le perplessità della Cgil, sindacato di forte storia e di importanti idee, non continui invece ad operare soltanto in una infruttuosa logica di demagogia
