Tregua gastronomica

Giusto il tempo di cucinare kasher. Sulla preparazione il Talmud è severo. L’animale va ucciso in modo diretto e rapido affinché soffra poco! Tre ore sono sufficenti. Digerito, il gabinetto di sicurezza del governo israeliano riparte e dà il ‘via libera’ ad un allargamento dell’offensiva contro Hamas a Gaza. Ha retto la tregua “umanitaria” dei bombardamenti di tre ore, decisa da Israele, al termine della quale sono ripresi furiosi combattimenti. Al 12° giorno nella Striscia di Gaza, sono donne e bambini, il 50 % per cento, dei 700 morti e 3.100 feriti palestinesi. Ma questi sono Affari Umanitari dell’Onu.
Per fortuna Obama è silente ma non assente, come il nostro indimenticabile presidente Azeglio Ciampi, che a fine luglio 2001, post G8 di Genova, voleva evitare «indebite interferenze» ma confermava l’interessamento nelle complicate trattative per istituire una commissione parlamentare che facesse chiarezza sulle responsabilità politiche del disastro di Genova. Scelse per parlare, anche lui una cerimonia: l’ annuale consegna del ventaglio da parte della stampa parlamentare .
Chissà se la Rai, acquisterà, magari a un buon prezzo, la sitcom israeliana Arab Labor: parla di integrazione razziale, di arabi che vanno a convivere con un po’ di problemi a Gerusalemme e ce la fanno, facendo sorridere… I Cesaroni, diciamocelo, sono venuti a noia. Viva la cucina internazionale, aperta al dialogo culinario.

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