In attesa del Presidente

L'AMERICA VISTA DALL'ITALIA

Uno dei punti fondamentali della campagna elettorale di Barack Obama riguarda la sanità.Attualmente più di 45 milioni di americani non hanno alcun tipo di assicurazione sanitaria e dunque il piano san ità di Obama prevede di estendere a tutti una copertura statale.
Sulla sanità è attualmente evidente un impegno su vasta scala. Infatti accanto al piano Obama c'è da segnalare il lavoro della Fondazione Clinton che diffonde online la notizia che il Presidente Clinton ha incontrato un dirigente della Alliance for a healthier generation (Unione per una generazione più sana) per discutere un crescente e scottante problema americano: un giovane americano su tre è sovrappeso o obeso, e di conseguenza ha problemi di salute ed emozionali, come depressione e difficoltà a scuola. L'Unione e la Fondazione Clinton insieme tentano di eliminare l'obesità infantile, educare e motivare i bambini e gli adolescenti a mangiare meglio e muoversi di più. Per questo scopo molti di loro sono impegnati in prima persona a diffondere fra i loro coetanei stili di vita più sani, che includano movimento, sport e consumo di frutta e verdura, invece di vita sedentaria e cibo spazzatura ricco di zuccheri e grassi dannosi.
Da questo punto di vista la linea invidiabile del Presidente Obama, un sogno per comuni mortali sedentari, è il miglior esempio possibile. Se sparissero tonnellate di grasso umano americano, sarebbe certamente cosa buona e per la salute di tutti e per ogni servizio sanitario, pubblico o privato.
Vorrei ricordare anche un'altra attività della Clinton Foundation, CHAI (Clinton HIV/AIDS Initiative) che mette a disposizione farmaci antiretrovirali a malati di AIDS in Africa.
In questo periodo di chiusura di un'epoca e di transito verso un'altra, anche da parte repubblicana è da registrare un bell'impegno sulla salute. Il NewYork Times online del 26 Dic. riporta la notizia che il presidente Bush ha raddoppiato il finanziamento federale per i centri sanitari delle comunità (Community Health Centers) rendendo possibile la creazione o la crescita di 1297 cliniche in zone svantaggiate (underserved areas).
L'attenzione dei democratici americani verso i giovani tocca anche il campo più propriamente politico, infatti nel 2005, con l'aiuto di Hillary Clinton fu fondato l' American Democracy Institute (ADI) che impegna 10.000 attivisti in tutto il paese per, secondo le parole di Hillary Clinton expand the circle of opportunity, equality and justice. (Accrescere lo spazio delle opportunità, eguaglianza e giustizia). E così l'ADI prepara nuove generazioni di leaders pronti a capire le sfumature mutevoli della prassi politica (changing nuances of policy), il potere degli affari, e l'influenza dei media. L'ADI ha creato insomma uno spazio in cui la gente può essere formata alla comprensione dei problemi del paese, a costruire le abilità necessarie a governare, a collaborare con i propri pari in tutti i settori e nelle industrie per risolvere sfide sempre più complesse a livello locale e globale.
Accanto a tutto questo, ecco Media Matters for America, un gruppo di giornalisti unitisi con lo scopo di respingere attacchi fanatici al Presidente, combattere il diffondere di pettegolezzi e scandali che generano controversie invece di comunicare fatti.
Il Presidente Eletto ha detto che vuole di nuovo rendere il governo “cool”, aggettivo che descrive tutto quanto c'è di bello, buono e positivo. Accanto a lui c'è un grande sforzo nel partito democratico e nella società americana per diffondere un'idea bella e buona della politica, per un cambiamento orientato verso un mondo migliore, con più uguaglianza, giustizia e libertà.
Insomma gli americani di oggi hanno capito e ci rammentano che l'uomo è anche un animale politico oltre che un animale per la produzione di ricchezza concentrata nelle mani di pochi eletti.
emedoro@gmail.com

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