di Alessandro Pedone
Nei prossimi giorni, in particolare con i primi dell'anno venturo, i media specializzati si sbizzarriranno nelle previsioni sull'andamento dei mercati finanziari nel 2009.
Sostanzialmente queste previsioni valgono piu' o meno come delle previsioni meteo a distanza di un anno… cioe' nulla, ma i giorni finanziari continuano a dargli spazi perche' le persone sono irrefrenabilmente attratte dalle previsioni.
Nessuno pagherebbe per avere delle previsioni sul tempo che ci sara' a settembre 2009, per il semplice fatto che nessuno sarebbe cosi' credulone da dare una qualunque affidabilita' a queste previsioni. In finanza, invece, ci sono ancora troppe persone che ritengono che gli esperti abbiamo in qualche modo la possibilita' di fare previsioni finanziarie di una qualche attendibilita'.
A dicembre del 2007 il consensus sulla crescita degli utili delle aziende quotate in borsa erano molto interessanti.
Negli Stati Uniti ci si attendeva una crescita degli utili del 20% circa (cosi' come in Cina ed India). Per il Brasile le attese sulla crescita degli utili erano addirittura superiori al 60%.
A dicembre 2007, l'anxious index (l'indice che stima la probabilita' di una crescita del PIL negativo nel successivo trimestre, http://www.philadelphiafed.org/research-and-data/real-time-center/survey-of-professional-forecasters/anxious-index/) era piuttosto basso (meno del 20%, oggi e' al 90%). Peccato che la recessione era gia' iniziata nel dicembre del 2007, ma questo l'abbiamo saputo solo di recente… Allora si parlava di sofl-lending del mercato immobiliare… poi abbiamo visto come e' andata.
Uno dei riti di fine anno sono le interviste ai piu' grandi analisti di Wall-Street sul valore degli indici azionari alla fine dell'anno successivo.
Di seguito riportiamo le previsioni fatte a dicembre dello scorso anno sul valore dell'indice S&P 500 (l'indice azionario piu' rappresentativo negli USA) a dicembre 2008.
â— Richard Bernstein, Merrill Lynch. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1525
â— Thomas Lee, JPMorgan. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1590
â— Tom McManus, Bank of America. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1625
â— Ian Scott, Lehman Brothers. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1630
â— Larry Adam, Deutsche Bank. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1640
â— Abhijit Chakrabortti, MorganStanley. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1650
â— Jonathan Morton, Credit Suisse. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1650
â— Abby Cohen, GoldmanSachs. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1675
â— Tobias Levkovich, Citibank. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1675
â— David Bianco, UBS. Previsione valore S&P 500 a dicembre 2008: 1700
Considerato che ieri l'indice S&P 500 (dopo un bel rialzo del 5,14% dovuto alla mossa della FED sui tassi) valeva 913 punti, difficilmente si potra' raggiungere anche la piu' “pessimista” (si fa per dire) delle previsioni fatte a dicembre 2007. Si basi bene, non stiamo parlando di ciarlatani, abbiamo preso le previsioni del gotha dei mercati finanziari internazionali (a nessuno venga in mente di domandare: “che differenza c'e'?”, sarei troppo imbarazzato nel rispondere)
Vogliamo parlare delle previsioni sulle materie prime? Francisco Blanch, considerato il “guru” di Merrill Lynch per il mercato del petrolio, il 4 Dicembre scorso ha previsto che il petrolio crollera' a 25 dollari al barile entro il primo semestre del 2009. La previsione, come tutte le previsioni di questi “esperti” e' condita con una serie di dotte argomentazioni, peccato che fino a poche settimane prima, quando il petrolio valeva 97 dollari, lo stesso analista prevedeva che il prezzo schizzasse a 150 dollari nei successivi sei mesi…
In uno dei bei libri di Taleb si riferisce della difesa ufficiale in tribunale dell'ex CEO della Bear Stearns (una delle banche d'affari sparita nell'ultima crisi) citato in giudizio da un cliente che lamentava perdite dovute alle previsioni, costantemente sbagliate, fatte dai loro economisti. Il capo supremo di questa banca, ufficialmente, negli atti processuali, si difese sostenendo che, come era noto, il solo scopo delle previsioni era quello di “intrattenere i clienti con dotte argomentazioni” sui possibili andamenti futuri dei mercati.
Questi esperti, quindi, per stessa ammissione di chi li paga, sono nient'altro che degli “intrattenitori” al pari di show-girls o cantanti. Sara' utile tenerlo a mente…