CONCLUSIONI DELL’ASSEMBLEA PLENARIA DI DICEMBRE 2008

Preminente nel dibattito dell’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’estero, chiusa oggi a Roma, l’”effetto” dirompente della Finanziaria 2009 sulle politiche indirizzate alle comunità oltreconfine.
In quest’ambito la riconferma della richiesta, già avanzata dal Comitato di Presidenza del CGIE, a Governo e Parlamento, in particolare al Senato dove è tuttora in corso il dibattito, di un ripensamento finalizzato al recupero dei “tagli” destinati ai corsi di lingua e cultura italiana all’estero ed all’assistenza. I due settori che preoccupano maggiormente le comunità all’estero per l’affievolirsi del collegamento con il nostro Paese che, inevitabilmente, verrà a determinarsi nel prossimo futuro.

E per rappresentare nel concreto tale preoccupazione i Consiglieri hanno deciso, a seguito di una riflessione democraticamente partecipata, di indire una manifestazione, non unitariamente condivisa, “di protesta silenziosa” davanti alla sede della Camera dei Deputati al termine della cerimonia di apertura della Conferenza Mondiale dei giovani italiani all’estero il 10 dicembre prossimo.

Un’iniziativa che si accompagnerà alle centinaia di manifestazioni indette dai sindacati confederali dei pensionati italiani nel mondo davanti alle sedi di rappresentanza delle ambasciate e dei Consolati italiani nei cinque continenti e dello stesso CGIE nelle maggiori città e capitali dei cinque continenti; ma anche al monitoraggio costante dell’impiego dei finanziamenti residui ed alla realizzazione di iniziative alternative a sostegno dell’insegnamento della lingua e cultura italiana all’estero.

Il CGIE, inoltre, sosterrà in Parlamento l’iniziativa dei cento senatori firmatari della mozione presentata nei giorni scorsi con la quale si richiede, tra l’altro, la restituzione, tramite decreto legislativo, dei 40 milioni di euro defalcati dal bilancio degli italiani all’estero.

Fra i punti salienti all’o.d.g dell’Assemblea: il dibattito sul rinnovo dei Comites e del CGIE ha segnato un altro momento importante della riflessione del Consiglio, che non condivide a larga maggioranza l’emendamento presentato in questi giorni al Senato e che ricalca la mozione presentata alla Camera dal Presidente del Comitato per gli italiani nel Mondo on. Marco Zacchera ed accolta dal Governo, di un rinvio delle elezioni, previste per il prossimo mese di marzo.

“Le economie che ne deriverebbero ed il loro reimpiego a favore dei capitoli di bilancio, è stato sottolineato dal Segretario Generale Carozza, non sanerebbe il vulnus di democrazia che si produrrebbe con il rinvio delle elezioni e, d’altra parte, rinvierebbe anche quel ricambio generazionale a più voci sostenuto per un’“attualizzazione” e “razionalizzazione” funzionale delle politiche migratorie. Di qui la precisa richiesta al Governo di non ostacolare le elezioni e di far sì che i Comites procedano nei preparativi per il loro rinnovo.
Mentre il CGIE ha ribadito, anche in questo passaggio dei lavori, che se risorse finanziarie potranno essere rintracciate su altri capitoli di bilancio – secondo indicazioni giunte in questi giorni allo stesso Consiglio – dovranno essere impegnate a sostegno delle politiche indirizzate agli italiani all’estero. Numerose, infatti, le voci del bilancio degli italiani all’estero che subiranno infauste ripercussioni.

Rimanendo sugli impegni elettorali, questa volta relativi alle consultazioni europee dei prossimi mesi, il CGIE, pur sostenendo le politiche di integrazione dei cittadini europei che favoriscono il voto per le liste dei candidati dei Paesi di residenza, sostiene l’esigenza di quanti abbiano interesse a votare per i candidati italiani. Per tale motivo richiede ne sia facilitato il diritto di voto.

Approvato, inoltre, all’unanimità il documento di riflessione sull’associazionismo prodotto dal Gruppo ad hoc, promosso dal CGIE, che ha visto la piena collaborazione della CNE, dell’associazionismo regionale e delle Consulte regionali. Il documento – è stato affermato a più riprese – presenta un’efficace linea di indirizzo sull’evoluzione dell’associazionismo, sebbene non comprenda le molteplici variabili legate a situazioni e condizioni territoriali che non permettono di offrire una visione omogenea del fenomeno in atto. Dunque, si tratta di un documento in progress, che sara’ ulteriormente rafforzato dai risultati che perverranno dall’apporto delle giovani generazioni, che ne approfondiranno i termini nel corso della Conferenza Mondiale nei prossimi giorni, e dalle esperienze degli stessi giovani per determinarne un efficace ed attuale salto qualitativo.
Un contesto associazionistico – è stato affermato – che potrà sempre contare – pur nelle difficoltà del momento presente- sulla caratterizzazione che lo ha animato fino ad oggi e che lo animerà anche nel prossimo futuro: l’impronta solidaristica e di volontariato.

Si è dichiarata unanimente soddisfatta l’Assemblea Plenaria per i risultati ottenuti dal Comitato di Presidenza, la Commissione Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove, insieme ai Consiglieri delegati alla realizzazione degli incontri-Paese fra i giovani di origine italiana all’estero.
Un impegno perseguito con estrema convinzione dal Segretario Generale Elio Carozza – ha sottolineato il responsabile della Commissione, Carlo Erio – e dal Comitato di Presidenza e che ha portato alla costituzione di gruppi di lavoro del mondo giovanile i cui rappresentanti si ritroveranno in questi giorni alla Conferenza Mondiale degli Italiani all’estero.
L’iniziativa si è resa possbile, anche in questo caso, grazie all’azione di sistema messa in atto dal CGIE e che ha visto in prima fila il Consiglio insieme ai Comites , al mondo dell’associazionismo, dei patronati, delle Consulte regionali e di altre rappresentanze del mondo degli italiani all’estero e degli stessi Consoli.

Massima l’attenzione del CGIE perché le decisioni che scaturiranno dalla Conferenza Mondiale, i cui risvolti organizzativi e di metodo sono stati a più riprese e pressochè unanimemente contestati nel corso dell’assemblea, siano il risultato della libera decisione dei giovani, rendendoli fautori del loro futuro nel rapporto con l’Italia.

Il CGIE proseguirà nel proprio impegno perché il processo innescato dagli incontri-Paese e la Conferenza Mondiale dei giovani italiani all’estero non si fermi e le loro richieste divengano una concreta realtà. In tal senso molti consiglieri hanno avanzato la proposta di creare ulteriori momenti di dibattito con i giovani, di favorire nel rinnovo dei Comites la loro presenza e taluni hanno annunciato di aver già predisposto la realizzazione di incontri post-conferenza nei propri Paesi.

Approvato all’unanimità anche il documento sulla condizione degli anziani, al centro dell’attenzione del CGIE, frutto dell’impegno della seconda Commissione e della collaborazione “di sistema” avviata con tutte le forze in campo sia all’interno del Consiglio – Commissioni Continentali – che all’esterno con i Patronati, i Comites, e le altre risorse dell’emigrazione italiana all’estero.
Il documento ha realizzato non solo una mappa della situazione degli anziani italiani in situazioni di disagio per i quali ha sollecitato la concretizzazone dell’assegno di solidarietà, il cui iter parlamentare giunto a buon punto nella scorsa legislatura si è fermato e non è ancora ripreso nell’attuale legislatura . Ma ha anche avanzato indicazioni circa le potenzialità in campo da mettere a frutto nell’ambito di un rapporto intergenerazionale fecondo per l’intera collettività.

Decisa e pressochè unanime la protesta circa l’applicazione dell’ICI alle case degli italiani all’estero. Mentre ancor più preoccupante – è stato rilevato – è il capitolo sugli indebiti pensionistici che possono rappresentare per gli anziani pensionati all’estero un doloroso evento a fronte di pensioni la cui consistenza è spesso irrisoria.

Inoltre, nel corso dell’ultima giornata dei lavori dell’Assemblea Plenaria è stata completata, con l’elezione del Consigliere Riccardo Pinna (Sud Africa) per l’area anglofona, la composizione del Comitato di Presidenza.

Un’Assemblea Plenaria- di cui sara’ possibile legge la documentazione sul , in sostanza, che ha visto un dibattito maggiormente aperto che in passato e soprattutto concretamente pronto ad una maggiore sintesi, in linea con le scelte del Comitato di Presidenza. Una riflessione che ha esaltato i risultati raggiunti nell’azione di sistema delle rappresentanze del mondo dell’emigrazione, posta in essere dalla nuova segreteria, pur nelle more di una riforma legislativa non ancora realizzata e che il CGIE auspica si apra in contemporanea con la grande stagione delle riforme istituzionali.

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