A.N.F. NEWS
a cura degli avv.ti Mario Scialla, Paolo Voltaggio, Stefano Rubeo e Laura Mocavero
MOZIONI CONCLUSIVE
SCHEDE INTRODUTTIVE E DOCUMENTI FINALI DEI WORKSHOP TEMATICI
AUDIO DELLE RELAZIONI
Sommario
Lettera aperta degli avv.ti Paolo AGNINO, Mario SCIALLA, Andrea MELUCCO e Paolo VOLTAGGIO (Delegati al XXIX Congresso Nazionale Forense) e Antonio De Simone (Direttivo Nazionale A.N.F.) in risposta alla mail inviata dai Consiglieri Vaglio, Nesta Di Tosto, Murra, Arditi di Castelvetere sugli esiti del XXIX Congresso Nazionale Forense
Le mozioni conclusive approvate dal Congresso, le schede introduttive e i documenti finali dei workshop tematici – avv. Paolo VOLTAGGIO e avv. Stefano Rubeo (DirettivoA.N.F. Roma)
Le Relazioni di apertura del Prof. Avv. Guido Alpa (Presidente C.N.F.), dell' avv. Paolo Rosa (Presidente Cassa Forense) e dell' avv. Michelina Grillo (Presidente O.U.A.)
Gli audio della prima giornata – con le relazioni di apertura e gli interventi delle autorità – e della seconda giornata – con la tavola rotonda “La società, l'informazione, l'avvocato, la giurisdizione: le nuove risposte”, curata dall'O.U.A e la tavola rotonda: “Il Ruolo sociale dell'avvocatura italiana. L'immagine degli avvocati nella stampa e nella televisione” curata dal C.N.F. – sono scaricabili dal sito www.radioradicale.it al seguente indirizzo: . L'intervento del Ministro Angelino ALFANO è contenuto nella seconda giornata alle ore 15,36.
LETTERA APERTA
Cari Colleghi Consiglieri,
anche noi dell’Associazione Nazionale Forense eravamo delegati al Congresso di Bologna e non la vediamo proprio così…
La dichiarazione di inammissibilità di tutte le Vostre mozioni, molto numerose ma a dire il vero non sempre conferenti con il tema del Congresso, non ci sembra un buon risultato.
Forse si poteva evitare ciò con una maggiore concertazione ed una migliore comprensione della sede congressuale e delle sue regole.
Non ci si può, ad esempio, limitare a dichiararsi contrari tout court alla formazione permanente professionale, mentre occorrerebbe, invece, apportare alcune opportune modifiche dall’interno del sistema.
La Commissione composta da C.N.F, O.U.A., Ordini e Associazioni non può dirsi frutto della vostra mozione essendo già costituita ed al lavoro da qualche tempo.
Il vostro intervento, seppure segno di una ripresa del dialogo con la politica forense nazionale, è tardivo ed in limine litis.
Circa il ruolo autoritario e talvolta autoreferenziale del Consiglio Nazionale Forense possiamo anche essere d’accordo ma, per contrastarlo, occorre utilizzare gli strumenti consentiti. Avverso il primo regolamento del Consiglio Nazionale Forense in tema di formazione, che escludeva le associazioni, abbiamo proposto ricorso all’ Autorità della libera concorrenza.
Ed il regolamento è mutato.
Per questo non la vediamo proprio così e non ci fa piacere constatare che le perplessità e le obiezioni manifestate da tempo hanno trovato puntuale riscontro.
Le nostre osservazioni non hanno alcun intento polemico ed a questo proposito preannunciamo che per noi la questione termina qui, essendo già proiettati verso altre problematiche.
Vi salutiamo cordialmente
Avv. Mario Scialla -Presidente ANF Roma
Avv. Antonio De Simone – Direttivo Nazionale ANF
Avv. Paolo Agnino – Probo Viro ANF Roma
Avv. Andrea Melucco – Direttivo ANF Roma
Avv. Paolo Voltaggio – Direttivo ANF Roma
LA LETTERA DEI CONSIGLIERI VAGLIO, NESTA, DI TOSTO, MURRA, ARDITI DI CASTELVETERE
I Colleghi Fabio Pucci, Luigi Fratini e Francesco Missori, nostri Delegati al Congresso Nazionale Forense, sono stati eletti componenti nazionali dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura.
Il conseguimento di questo importante obiettivo è il risultato della fiducia che ci avete concesso e dell'impegno profuso da tutti noi.
Finalmente, anche nell'ambito dell'Organismo politico dell'Avvocatura, potremo portare avanti, con decisione e con la Vostra collaborazione, le istanze di noi tutti.
Ovviamente Vi informeremo sugli ulteriori sviluppi.
Dal punto di vista politico, oggi è emersa chiaramente la volontà pervicace degli attuali vertici dell'Avvocatura nazionale – che con la nostra azione speriamo vivamente di poter sostituire il più presto possibile – di non incidere concretamente sui gravi problemi che ci assillano.
L'impressione, per non dire la certezza, è stata che costoro intendano appiattirsi su posizioni conservatrici, certamente pregiudizievoli per gli interessi degli Avvocati.
Comunque, le istanze, contenute nelle nostre mozioni, sono state recepite e formeranno oggetto di valutazione della costituenda Commissione Nazionale, che si occuperà della riforma dell'Ordinamento professionale.
A tale riguardo, abbiamo anche tentato di far approvare, subito in sede congressuale, la mozione finalizzata alla modifica legislativa per riconoscere agli Avvocati la legittimazione a proporre le azioni collettive, così come previsto per le associazioni dei consumatori. Nonostante il Consiglio dell'Ordine di Roma si fosse precedentemente espresso con delibera favorevole sul punto, il Presidente del C.N.F., incredibilmente, ha manifestato il suo dissenso (così condizionando l'assemblea) perchè, secondo lui, in tal caso vi sarebbero stati problemi di carattere deontologico !
Il risultato, purtroppo, è stato quello di sottrarre ulteriori e vitali spazi professionali a tutti noi.
Voi pensate che il vertici del notariato avrebbero agito nello stesso modo ?…
La battaglia è lunga e difficile, ma siamo fermamente decisi ad affrontarla e a vincerla con il Vostro determinante sostegno.
Mauro Vaglio, Paolo Nesta, Pietro Di Tosto, Rodolfo Murra, Cristiana Arditi di Castelvetere
MOZIONI CONCLUSIVE
• MOZIONI CONCLUSIVE DEL CONGRESSO
MOZIONE POLITICA (cliccare qui per scaricare l'intero testo) con la quale il XXIX Congresso Nazionale Forense CHIEDE al Governo ed al Parlamento di cessare dagli interventi parziali ed emergenziali facendosi altresì carico di una riforma complessiva della giurisdizione nei sensi sopra indicati; di adoperarsi affinché sia celermente approvata una legge di riforma dell’ordinamento professionale forense, secondo le indicazioni dell’avvocatura italiana; RINNOVA PERTANTO L’INVITO a una complessiva riflessione sul sistema delle tutele e della risoluzione dei conflitti con il concorso dell’avvocatura e il confronto di tutti i soggetti della giurisdizione; INVITA INFINE a proseguire nell’attività di riforma secondo le linee indicate nelle premesse e sulla base degli impegni assunti anche in sede di Congresso da parte del Ministro.
MOZIONE SULLA RIFORMA DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE (cliccare qui per scaricare l'intero testo) con la quale gli Avvocati italiani, riuniti a Congresso, CHIEDONO al Governo ed al Parlamento di:
1. promuovere una sessione straordinaria dei lavori di Camera e Senato che, dopo il necessario confronto con le rappresentanze associative, politiche ed istituzionali dell’Avvocatura, dia vita ad una “costituente” per la riforma della Giustizia civile fondata su criteri di ragionevolezza, efficienza ed effettività;
2. di non votare l’approvazione di questa nuova inutile e finta riforma;
3. di utilizzare l’occasione della discussione parlamentare sui disegni di legge C1341 e S1382 per introdurre le seguenti modifiche al codice di procedura civile (queste sì assolutamente urgenti e necessarie almeno per porre qualche rimedio ai tanti guasti prodotti con le sbagliate riforme degli anni passati):
a) l’unificazione della facoltà ordinatorie del Giudice in tutti i casi in cui i termini a difesa siano rimessi alla sua discrezionalità, con la previsione di un termine minimo inderogabile ed adeguato per la costituzione in giudizio del convenuto;
b) l’unificazione dei termini a difesa, a prescindere dalla forma (citazione o ricorso) dell’atto introduttivo; è del tutto ingiustificata, ed al limite dell’incostituzionalità, l’attuale previsione di un termine minimo di 90 giorni laddove la causa sia introdotta con atto di citazione a fronte di un termine di soli 30 giorni laddove per la trattazione della causa sia previsto il rito c.d. del lavoro o locativo;
c) l’unificazione dei termini d’impugnazione, di reclamo e di opposizione, con fissazione di un termine unico di almeno 60 giorni, idoneo ad assicurare il pieno esercizio del diritto di difesa senza con ciò compromettere le esigenze della parte che, avendone interesse, potrà sempre impugnare, reclamare od opporsi in un termine inferiore;
d) l’unificazione della forma dell’atto introduttivo dei giudizi di impugnazione, reclamo ed opposizione; è più funzionale che questi giudizi siano introdotti con ricorso giacché in tal modo si consentirebbe l’immediata gestione del fascicolo e dei tempi del procedimento da parte del giudice;
e) l’unificazione del Giudice del reclamo (in materia cautelare, in materia di famiglia, ecc.), estendendo a tutti i procedimenti di reclamo la previsione dell’attuale art. 708, comma IV: in alternativa dovrebbe quanto meno prevedersi che dell’organo collegiale competente a decidere dei reclami non possano fare parte magistrati appartenenti alla stessa sezione del giudice che ha emesso il provvedimento oggetto di riesame;
f) la fissazione di termini perentori per il deposito degli atti giudiziari, con conseguente responsabilità civile del magistrato inadempiente, senza effetti sulla validità ed efficacia degli atti processuali.
MOZIONE PARI OPPORTUNITA' (cliccare qui per scaricare l'intero testo) con la quale il XXIX Congresso Nazionale Forense IMPEGNA il Consiglio Nazionale Forense, anche attraverso la sua Commissione Pari Opportunità, la Cassa Forense, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, gli Ordini territoriali, le Associazioni Forensi e i Comitati pari opportunità ad attivarsi, nel rispetto dei suddetti principi, affinché :
– Sia promossa e favorita a tutti i livelli la rappresentanza femminile negli organi istituzionali e associativi.
– Siano favorite e diffuse buone prassi per incrementare programmi di formazione finalizzati a potenziare le capacità economico – gestionali delle donne avvocato per consentire l’accesso delle stesse in settori professionali, che appaiono oggi loro preclusi.
– Siano promossi e approntati, presso i competenti uffici ministeriali nuovi criteri per la applicazione degli studi di settore, alla luce dei recenti studi della Cassa di Previdenza e Assistenza Forense
– Sia promossa e favorita, anche attraverso specifiche materie di insegnamento presso le Scuole giuridiche di formazione e presso le Università degli Studi, la cultura della parità, fondata sui principii costituzionali.
MOZIONE CONTRIBUTO O.U.A.
SCHEDE INTRODUTTIVE
DOCUMENTI FINALI DEI WORKSHOP TEMATICI
• RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI CIVILI (CIVILE – LAVORO – FAMIGLIA – MINORI)
SCHEDA INTRODUTTIVA GENERALE
SCHEDA INTRODUTTIVA SULLA PROPOSTA DI UN NUOVO MODELLO DI PROCESSO CIVILE
PROPOSTA DI UN NUOVO MODELLO DI PROCESSO CIVILE (testo normativo)
IL GIUDICE PUBBLICO NON STATALE: UNA RIFORMA POSSIBILE
FAMIGLIA – DOCUMENTI INVIATI DALLE ASSOCIAZIONI (Aiaf, Camera Minorile, Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia)
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
•I SISTEMI ALTERNATIVI – ADR – MEDIAZIONE
SCHEDA INTRODUTTIVA GENERALE
PRIME OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA DI LEGGE DELEGA
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
• LE CLASS ACTIONS E LA TUTELA DEL CONSUMATORE
SCHEDA INTRODUTTIVA GENERALE
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
• LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
SCHEDA INTRODUTTIVA GENERALE
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
• LA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA – QUALI CRITERI PER UN EQUILIBRATO RIASSETTO
SCHEDA INTRODUTTIVA GENERALE
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
• QUALE TUTELA PENALE PER UNA SOCIETA' MODERNA
SCHEDA INTRODUTTIVA GENERALE
DOCUMENTI INVIATI DALL'UNIONE CAMERE PENALI ITALIANE
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
• LA MAGISTRATURA ONORARIA
LA MAGISTRATURA ONORARIA DAL CONGRESSO DI PALERMO AL CONGRESSO DI BOLOGNA
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
• QUALITA' E NATURA DELLA GIURISDIZIONE TRIBUTARIA: STATO ATTUALE ED IPOTESI DI RIFORMA
QUALITA' E NATURA DELLA GIURISDIZIONE TRIBUTARIA
• SCHEDA CONCLUSIVA DI SINTESI DEI LAVORI
A.N.F. Associazione Nazionale Forense
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