“Non si possono denunciare i fenomeni di razzismo e xenofobia se non siamo in grado di batterci per primi contro questi fenomeni, offrendo educazione, aiutando la conoscenza reciproca l’uno dell’altro e valorizzando il contributo dell’interculturalità. Quella della Lega è stata una proposta assolutamente vergognosa, che segna l’inizio dell’apartheid dei bambini a partire dalle scuole”. Così l’On. Fabio Evangelisti, presidente vicario dei deputati di Italia dei Valori, definisce la mozione della Lega che prevede l’accesso degli studenti stranieri alle scuole italiane previo il superamento di un test e di specifiche prove d’idoneità e la creazione di ‘classi ponte’ volte all’apprendimento della lingua italiana per tutti i ragazzi immigrati che non supereranno il test di ammissione.
“Gli studenti stranieri, al pari di quelli italiani, sono innanzitutto persone e in quanto tali sono titolari di diritti che prescindono dalla loro origine nazionale, dalla loro lingua e dalla loro condizione sociale.
L’Italia – prosegue Evangelisti – ha scelto la piena integrazione di tutti, anche nella scuola, attraverso lo strumento dell’educazione interculturale. Per questo, se ci sono studenti con problemi di lingua o difficoltà di apprendimento, sarebbe opportuno offrire un aiuto ulteriore e non creare apposite classi di ‘stoccaggio’”.
Conclude il vice capogruppo IdV: “In tal senso, ieri abbiamo presentato una mozione che chiedeva l’impegno del Governo a favore di politiche scolastiche mirate all’integrazione dei bambini stranieri e all’inserimento degli studenti immigrati nel contesto socio-culturale italiano, senza che questo si traducesse in un semplice processo di assimilazione od omologazione alla cultura italiana. Una proposta che non è stata accettata forse perché troppo scomoda per un Governo che evidentemente preferisce sventolare lo spauracchio dello ‘straniero’ piuttosto che attuare politiche di integrazione culturale”.
