Il castello di carte della speculazione sugli immobili

di Roberto Tassi

Cari Italians,
l'aspetto finanziario di questa crisi economica ha relegato in secondo piano l'analisi del «parco» dei proprietari di immobili che non sono in grado di ripagare i mutui ipotecari qui negli Usa. Pochissimi (nonostante la propaganda elettorale, in particolare di Obama) sono poveri padri di famiglia o pensionati. Tutti comunque sono persone, società che, convinte di realizzare grandi e facili profitti rivendendo gli immobili in tempi brevi e a valori sempre crescenti, hanno contratto mutui iperbolici assolutamente sproporzionati alle capacità economiche del contraente. Mutui collegati al valore «di mercato» dell'immobile al momento dell'acquisto, valore «favorito» dalla banca che allettava il povero ingordo/incapace/immobiliarista offrendogli l'opportunità di mettere in tasca anche un po' di contante per comprarsi i mobili o fare una vacanza. Questo con dichiarazioni esplicite nella pubblicità degli istituti. Inoltre si offrivano mutui con pagamento «dei soli interessi» per i primi due/tre anni per dar tempo allo speculatore di rivendere il prezioso bene e realizzare il lauto guadagno. Questa «orchestra» faceva leva sulla categoria degli agenti immobiliari che, per ovvi motivi, mantenevano artificiosamente alti i valori (e i prezzi) degli immobili. A un certo punto, quando il numero degli immobili in offerta è diventato inimmaginabile, il castello di carta è crollato e il cerino è rimasto in mano a moltissimi.
Vivo in zona Disney a Orlando (Florida). Non so se queste cifre sono note. Negli anni 2002-2006 nell'area di Orlando sono state vendute, annualmente, oltre 80 mila case unifamiliari e oltre 14 mila appartamenti in condominio. In conclusione nessuna pietà per chi si vede venduta all'asta la casa. Se lo merita ampiamente. Il fatto è che quel signore di case sul gozzo ne ha più di una e con la sua avidità ha permesso che la crisi da immobiliare diventasse finanziaria con le conseguenze che conosciamo.

robertotassicelebration@yahoo.com

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-10-08/05.spm

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