IN RISPOSTA AD UNA COMUNICAZIONE

Il comunicato che segue è di Legambiente, conclude il documento, la frase: “I siti sono sotto controllo ma non tutte le analisi sembrano tranquillizzanti”. E' cosi: non tranquillizzano affatto. Allego al testo la mail, chiara, che gentilmente mi inviò l'assessore all'Ambiente di Viterbo, dopo che segnalai “certi accaduti” alla stampa cartacea e online( e qualcuno mi fece la grazia di ospitarmi.
Magari era estate, molti erano all'Ombra, e allora per conoscenza e ringraziando Legambiente per l'impegno con cui ha sostenuto fin dall'inizio la vicenda, invio…

Doriana Goracci- Capranica (Vt)
3.10.2008

Risposta segnalazione del 28/07/2008‏

Da:
Ambiente – Amm. Prov. di Viterbo (ambiente@provincia.vt.it)

Inviato:
martedì 5 agosto 2008 12.11.14

A:
dorianagoracciathotmail

Gentile Sig.ra Goracci,
in riscontro alla sua segnalazione del 28.07.08, le comunichiamo che sono in corso, da parte di questa Amministrazione, le indagini per accertare il
corretto smaltimento dei rifiuti ritrovati nell'area interessata da incendio e per controllare se esista un potenziale superamento delle concentrazioni
soglia di contaminazione della tabella 1 dell'allegato 5 del Titolo V alla Parte Quarta del D.Lgs. 152/06 con le s.m.i. Verrà inoltre comunicato alla
S.V. qualsiasi ulteriore notizia in merito.
Per quanto riguarda il sito ubicato nel Comune di Capranica in Loc. Prospero – Camporotondo, la informo che in data 28.07.08 si è svolta presso
il suddetto Comune una conferenza di servizi dove è si è preso atto del superamento dei limiti di concentrazione previsti dal DM 471/99 ed è stato
stabilito che il sito è inquinato, dando mandato al comune di procedere alla redazione del progetto preliminare di bonifica previsto dall'art. 10 del DM
471/99.

Distinti saluti

L'Assessore all'Ambiente
Tolmino Piazzai

Comunicato
stampa 3 ottobre 2008
Si è svolta questa mattina, presso il tribunale di Viterbo, l’udienza per la costituzione delle parti civili nel processo a carico degli imputati coinvolti nel traffico illecito di rifiuti nelle cave di Cinelli (Vetralla), Capranica e Castel S. Elia. Una delle vicende più gravi e inquietanti degli ultimi decenni.
Una situazione che per quanto riguarda la messa in sicurezza e la bonifica è ancora in alto mare, mentre i presunti responsabili sono ora sotto processo.
Tra questi ultimi i proprietari delle cave, gli intermediari e i tecnici che avrebbero falsificato le analisi consentendo la collocazione dei rifiuti tossici nelle cave viterbesi spacciandoli per normali residui di scavo.
Un primo importante risultato è stato raggiunto questa mattina: infatti il magistrato ha rigettato la richiesta dei difensori degli imputati di respingere la costituzione di parte civile da parte di Legambiente e WWF.Le associazioni ambientaliste hanno quindi potuto costituirsi e rappresenteranno legittimamente l’interesse collettivo, al pari dell’Amministrazione provinciale di Viterbo, costituitasi anch’essa questa mattina.
Legambiente, rappresentata dalla d.ssa Manganello del Centro di Azione giuridica dell’associazione, ha quindi chiesto ed ottenuto anche la citazione dei responsabili civili per il risarcimento del danno ambientale da parte delle società coinvolte. Un passaggio fondamentale per ottenere fondi ulteriori per rendere sicuri i siti e colpire ulteriormente i responsabili di questi illeciti.
Importante anche la richiesta di integrazione dei capi di accusa per estendere il procedimento anche ad altri responsabili a comprendere l’intera rete di malaffare che era alla base del traffico di rifiuti.
Appuntamento ora al 19 novembre per la prossima udienza di un processo di grande importanza, anche e soprattutto per tutti i cittadini delle zone gravemente colpite da questa vicenda che speriamo non diventi anche una emergenza ambientale.
I siti sono sotto controllo ma non tutte le analisi sembrano tranquillizzanti.
Per Legambiente Viterbo
Il presidente
Pieranna Falasca

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