Oltre ogni aspettativa l’arte coinvolge, attira e seduce. Si seguono con invidia i passi seducenti di un tango, ci si lascia attraversare dai colori e scandalizzare dalle forme, ipnotizzare da un attimo di vita cristallizzato in uno scatto. Per curiosità, per caso o per puro piacere non pochi bitontini la sera del 12 settembre, dalle 18 in poi, si sono lasciati conquistare dalle atmosfere del Palazzo di Città reso quasi irriconoscibile dai metri di tulle scarlatto che delineavano un percorso tra le opere in esposizione. Quasi quaranta opere a intrattenere più di ottocento visitatori. Amore, passione, desiderio, il sesso femminile come origine del mondo, sono stati resi tangibili in fotografie, sculture e dipinti. Un workshop interessante e costruttivo ha impegnato e attivato artisti e addetti ai lavori. Tra scambi di idee, impressioni, critiche, disapprovazioni e apprezzamenti, il Bitonto Art Festival convince. Sferra un colpo contro la passività e lascia ben sperare sul futuro.
Non meno seguito, nonostante il maltempo, il grande concerto live del 13 settembre. Il palco dell’ITC Giordano, infiammato dalle sonorità energiche di 7 diverse band, ha catalizzato il fermento culturale bitontino per una sera. Cinque ore di musica adrenalinica per un pubblico entusiasta, che, dai giovanissimi ai più attempati, non ha mancato di dimostrare quanto amore per la buona musica attraversi la città.
La prima edizione del Bitonto Art Festival si chiude così, tra successo di pubblico e critica e i migliori propositi per una seconda edizione da non perdere.
