FASCISMO, SONO ANTIFASCISTA E CHIEDO CHIAREZZA

Giorgio La Porta (Pdl)

dopo ‘outing’ di azione giovani non è più tempo di pericolosi silenzi e ambiguità

“Sapevo che prima o poi sarebbe successo. E ricordo quando qualche anno fa, sono stato espulso da Azione Giovani di Roma all’indomani delle celebrazioni, insieme ai giovani di Forza Italia, della ricorrenza del 25 Aprile al cimitero americano di Nettuno, proprio mentre Gianfranco Fini metteva una corona di fiori ad un cimitero americano. Oggi che non siamo più ragazzi ma amministratori pubblici non possiamo permetterci alcuna forma di ambiguità soprattutto su un valore così importante e fondamentale come l’antifascismo. E definirsi ‘non antifascista’ non è altro che un esasperato giro di parole istituzionalizzato per evitare di dirsi fascista, altrimenti non vedo quale sia la difficoltà a dichiararsi anche ‘non fascista’. E proprio perché penso che dai vertici, e bene ha fatto il Ministro Matteoli a prendere le distanze, debba arrivare una risposta forte per chiudere questa brutta polemica che fa male all’intero Pdl e mina lo stesso ingresso di An nel PPE, ho già comunicato la mia autosospensione dal gruppo del Pdl del Sesto Municipio e dal partito, finchè i vertici del partito non faranno chiarezza sulla vicenda”.

Con queste parole Giorgio La Porta, Consigliere del VI° Municipio e Presidente del Circolo An Pigneto-Prenestino, ha annunciato la sua autosospensione dal gruppo del Pdl.

“Quando parte della mia famiglia, quando tanti compatrioti liberali, quando migliaia di ebrei ‘nostri fratelli maggiori’ come direbbe Sua Santità Giovanni Paolo II, venivano deportati, si scriveva la pagina più brutta del nostro secolo. Penso che se su una cosa così basilare si esprimano dubbi, non vedo come si possano condividere battaglie e convivere nello stesso movimento. Siamo l’unico partito ad avere giovani conservatori e nostalgici e adulti moderni e innovatori che vedono di buon occhio il Ppe. Pertanto stavolta non ci accontentiamo più degli annunci e delle passerelle dei congressi – conclude La Porta – ma aspettiamo i giovani di An all’appuntamento del 25 aprile al cimitero di Nettuno a ricordare quei 270.000 nostri coetanei americani, morti per liberare la nostra Italia dall’occupazione nazifascista, e questa volta non ci sarà spazio per tristi silenzi e imbarazzate prese di posizione”.

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