Bollette: la mancata spedizione delle fatture

Le frazioni d’Italia spesso dimenticate dalle società energetiche e telefoniche. Spesso si addebita la colpa del mancato recapito delle bollette alle Poste Italiane, ma a volte la colpa è nella mancata spedizione delle fatture. La denuncia di un cittadino di Acaya Fraz. Di vernole (Le) è emblematica. Il Componente del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV, Giovanni D’AGATA ritiene opportuno garantire la certezza della consegna delle bollette.

Le istituzioni ricordano le frazioni ed i borghi rurali sono in occasione di sagre, feste contadine o in costume.
Per il resto dell’anno, questi piccoli centri, sembra siano dimenticati ai loro destini e gli abitanti declassati a cittadini e consumatori di serie “B”.
La prova è data dai continui ritardi nella ricezione di bollette relative alla fornitura di energia elettrica, che spesso creano dei disagi enormi alle famiglie che decidono di vivere nella pacifica tranquillità e che sono spesso costretti a pagare decine di euro in più di mora per ritardi a loro non addebitabili e perché “colpevoli” di abitare al di fuori dei centri urbani.
Il signor Antonio FASIELLO di Acaya – Frazione di Vernole in Provincia di Lecce, presidente dell’A.N.A.F.R.I. (Associazione Nazionale delle Frazioni d’Italia) che da anni si batte per restituire dignità non solo alla frazione in cui risiede, ma a tutte quelle del resto del Nostro Paese, ha avviato una personale battaglia con ENEL, che da diverso tempo pare non recapiti le bollette energetiche o che ritardi notevolmente la loro spedizione.
La questione a dir poco risibile è che vi sia uno scarica-barili tra Poste Italiane ed Enel, che ha come uniche vittime i consumatori residenti nelle Frazioni d’Italia, costrette a subire i danni dei ritardi.
Pertanto, ritiene lo scrivente Componente del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV, che debba essere garantita la certezza della consegna delle bollette e fatture energetiche o la prova dell’avvenuta consegna al fine di non far ricadere le carenze organizzative delle società energetiche o delle Poste Italiane sui consumatori.
Di seguito la diffida del signor Antonio FASIELLO, presidente dell’A.N.A.F.R.I. (Associazione Nazionale delle Frazioni d’Italia).
Lecce, 10 settembre 2008
Il Componente del
Dipartimento Tematico Nazionale
“Tutela del Consumatore”
Giovanni D’AGATA

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