Stangata d’autunno

On. Elio Lannutti

Invece di tagliare le tasse ed impostare una manovra economica per restituire il potere di acquisto falcidiato, il Governo ha tagliato la sanità, la sicurezza, l’istruzione, aumentato la pressione fiscale, senza intaccare la speculazione che viene favorita smaccatamente con il rinvio della class action alle calende greche.

Non sono affatto stupito dal dato odierno dell’Istat, che segnala una diminuzione del prodotto interno lordo in termini reali, con una crescita relativa al primo semestre del 2008 tra lo 0,1% e lo 0,2%, a concretizzare la stagnazione economica se non una vera e propria recessione.

Per i consumatori dal primo settembre scatterà una stangata vera e propria con l'economia che già va male. Si andrà dai 175-180 euro in più all'anno per il riscaldamento ai 120 euro per gli alimentari, dai 90 euro di gas ed elettricità ai circa 60 euro per i testi scolastici e gli accessori per la scuola. E a questo bisogna poi aggiungere gli aumenti di nettezza urbana e acqua. Le famiglie italiane sborseranno così per gli aumenti di prezzi e tariffe complessivamente 600 euro in più.

Il dato peggiore è che il Governo non sta fecendo nulla mentre in Spagna Zapatero è rientrato dalle vacanze per mettere a punto una manovra per evitare la recessione. Da noi invece il governo elude il problema con la carta dei poveri e in realtà non fa nulla. La Robin tax è stata solo uno spot elettorale e non ha fatto niente per eliminare il 'pizzo' del massimo scoperto. Prende solo in giro i consumatori.

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