Festa Democratica 2008: non solo intrattenimento ma anche impegno politico

di Guido Laudani

Inaugurata il 23 agosto alla Fortezza da Basso di Firenze la prima festa nazionale del Partito Democratico

Con l’arrivo del pullman “Salva l’Italia” si è inaugurata il 23 agosto alla Fortezza da Basso a Firenze la Festa Democratica 2008, prima grande festa nazionale del Partito Democratico. Secondo Goffredo Bettini, coordinatore dell’iniziativa politica del Pd, “L’apertura della Festa è un atto ufficiale solenne, che quest’anno assume un valore simbolico ancora più alto, dato che è la prima festa del nuovo partito. Sarà la prima volta che i militanti che vengono da diversi partiti e diverse culture potranno mescolarsi e misurarsi per l’impresa comune rappresentata dal partito e dalla festa…. Sarà una festa di intrattenimento, di dialogo, di confronto. Ma sarà soprattutto una festa di proposta, di combattimento”.
Attualmente l’azione del Pd è quella di costruire un’alternativa nuova e credibile al governo Berlusconi e questa festa viene vista come vetrina per dare visibilità all’attività del partito.

Infatti Walter Veltroni, pur non essendo presente all’inaugurazione, ha voluto dare nel suo saluto un chiaro segnale politico a questo avvenimento, facendo chiaramente capire che non è solo una festa: “Da oggi la Festa sarà il centro della politica italiana. Sarà il cuore dell’iniziativa del Partito Democratico.

Centinaia di ospiti, decine di migliaia di persone ogni giorno. Prima che la festa parta voglio dire un grazie speciale a quanti con il loro lavoro hanno permesso tutto questo. Qui alla Fortezza lavoreranno cinquemila persone. A loro, ai volontari va il mio e il nostro ringraziamento. Non è un atto dovuto o una consuetudine da rispettare.

I volontari che qui e nelle migliaia di feste in tutta Italia hanno lavorato sono i rappresentanti simbolici del partito che stiamo costruendo: generosità personale, voglia di fare, passione per la politica, disinteresse individuale e capacità di trasformare tutto questo in politica concreta. Il PD è alla sua prima Festa, può farla per il lavoro generoso dei volontari e per l’attenzione che le nostre proposte hanno tra i cittadini.

Chi ama raccontare le feste come occasioni per mangiare fuori probabilmente non ci ha mai messo piede. Qui c’è impegno, cultura, confronto politico, passione condivisa, vera e propria comunità. Mi è capitato tante volte di parlare di bella politica, la festa per merito innanzitutto dei volontari che l’hanno “costruita”, è davvero bella politica”.

Il programma della festa è caratterizzato da una nutrita serie di faccia a faccia, iniziati il giorno dell’inaugurazione da un confronto tra Enrico Letta e Raffaele Bonanni: welfare e contratti i temi sul tappeto. Domenica incontro-scontro tra Chiamaparino e Bossi e a seguire Latorre e Matteoli. Il 26 agosto Chiti e Formigoni, Realacci e Francescato il 27, Bersani e Tremonti il 28, Bindi e Di Pietro il 29. Sulla sicurezza il confronto è tra Minniti e Maroni (30 agosto) mentre sull’opposizione dialogheranno Finocchiaro e Casini (1 settembre).

Sul tema della cultura faccia a faccia tra Cerami e Bondi (2 settembre), mentre Fioroni sarà di fronte a Ferrero (2). Per i ruoli istituzionali ricoperti, Amato incontrerà il presidente della Camera Fini, mentre Soro dialogherà con Vito. La crisi Russia-Nato e gli scenari internazionali nel confronto Fassino-Frattini (4 settembre) e lo stesso giorno il tema del lavoro sarà dibattuto da e da Epifani.

Ci saranno molte interviste ai leader del Pd, ma nessun comizio, Walter Veltroni sabato prossimo a conclusione della festa sarà intervistato da Enrico Mentana.(www.agoramagazine.it)

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