L’ARROGANZA DEL SEN. BASILIO GIORDANO

“Nel futuro non intendo piu’ rispondere ad attacchi del genere, che mi
comportano solo un’inutile perdita di tempo, che intendo impiegare
nell’attivita’ parlamentare e nella cura della mia Circoscrizione
elettorale- Centro e Nord America- dove devo organizzare l’apertura di
Associazioni del Popolo della Liberta’: “compito politico molto
delicato, e di cui vado fiero”.

Dall’alto del suo trono senatoriale con questa risposta il Sen. Basilio
Giordano vuole “mettere dei paletti” alla sua attivita’ politica (non
mi disturbate devo lavorare per diffondere il verbo di Berlusconi!) e
si dimentica a proposito, o forse non lo sa’ da neofita della politica,
che in qualsiasi democrazia l’opposizione ha il dovere di monitorare il
lavoro della maggioranza che lui, invece definisce, offendendomi, la
conseguenza “della calura estiva” (dimostrando pure di non conoscere la
geografia naturale della sua circoscrizione, in quanto San Diego e’
famosa nel mondo per il suo clima mite tutto l’anno!)

Riguardo al merito delle mie critiche alla sua uscita parlamentare con
un DDL a favore della sua categoria degli addetti all’editoria italiana
all’estero (2500 persone su 60 milioni di italiani nel mondo!) che,
ribadisce, faceva parte del suo programma “e quindi un atto dovuto ai
miei elettori”, mi accusa di “essere all’oscuro di cio’ che avviene in
Parlamento”.

Questa e’ una gaffe e un’altra offesa personale che poteva risparmiarsi
se i suoi collaboratori gli avesssero segnalato che il 30 giugno scorso
tutte le agenzie hanno riportato la mia iniziativa “Il lavoro
parlamentare degli eletti in America settentrionale e Centarle”, nella
quale annunciavo che ogni due mesi avrei sistematicamente e senza
commenti, riportato i resoconti parlamentari ufficiali dei due
onorevoli e del senatore della nostra circoscrizione, proprio per far
conoscere ai nostri connazionali il loro lavoro in Italia (seguendo una
tradizione di checks and bounds della politica nord americana che vuole
sapere cosa fanno i loro eletti al Parlamento).

E in quell’occasione pubblicai esattamente tutti i suoi precedenti atti
politici (che ora mi accusa di non conoscere) e suggerii addirittura al
senatore di pubblicare ogni mese nel suo giornale, come fanno tutti i
media nord americani, i resoconti parlamentari suoi e degli altri due
onorevoli eletti nella circoscrizione nord e cenro America.

Ultima considerazione che devo come risposta al Sen. Giordano, riguarda
la sua affermazione che “la stampa italiana occupa il primo posto del
“made in Italy”!”, per cui la sua iniziativa parlamentare per
incrementare i contributi della Stato Italiano all’editoria italiana
all’estero e’ super-giustificata.
Qui c’e’ una commistione fra sacro e profano!
Il nostro senatore prende “fischi per fiaschi” (come si dice nella mia
Firenze), confondendo la cultura con l’economia.
Se la diffusione del made in Italy fosse dipesa dall’editoria in lingua
italiana pubblicata nel mondo, saremo ancora al livello
dell’esportazione dell’olio di oliva siciliano e dei pomodori
S.Marzano, mentre oggi la diffusione dei prodotti, della tecnologia,
della qualita’ italiana ha potuto raggiungere traguardi di successo per
l’intraprendenza dell’imprenditoria italiana e di una categoria di
addetti ai lavori sui mercati che hanno saputo promuovere il nostro
successo all’estero.

E, mi permetta il Sen. Giordano, di vantarmi di appartenere a questa
categoria e di conoscere da pioniere, sulla pelle, la storia del “made
in Italy” sin dal 1973 quando iniziai a vendere in California le
maccchine da scrivere e i calcolatori elettronici Olivetti!

Infine suggerisco al Senatore di affrontare nella sua proposta di legge
“il vero problema dell'editoria italiana all’estero, che non e' la
penuria dei fondi ma la grossa sperequazione dei contributi dello Stato
Italiano fra i grandi e i piccoli fogli dei media italiani nel mondo”.

Da dati ufficiali del 2004 risulta infatti che:

tre quotidiani in lingua italiana pubblicati nel mondo hanno incassato
i seguenti contributi:

Corriere Canadese (Canada)……………….. 2.582.284,49
America Oggi (Stati Uniti) …………………… 2.582.284,48
Globo (Australia) ……………………….. ……. 2.582.284,49

______________
Per un significativo totale di ……………….. 7.746.853,46

mentre gli altri due quotidiani hanno ricevuto soltanto:

Voce d’Italia (Venezuela) …………………. 226.591,67
Gente d’Italia (Stati Uniti e Uruguay) …… 189.495,49

_____________
Per un totale di ……………………………… 416.087,16

e i 133 periodici nel resto del mondo nello stesso periodo hanno
ottenuto complessivamente 1.446.079,31 per una media aritmetica di
10.873 ciascuno!

E’ ovvio che manca un filo conduttore logico e morale fra la legge
n.416 del 1981 che attribuiva questi contributi e la successiva n.250
del 1990 per i quotidiani che ha sballato il sistema, e onestamente
capisco la preoccupazione di Luciano Gonella che si lamenta perche’ il
suo L’Ora di Ottawa riscuote solo 15.058,04 come pure quella del nostro
senatore con 62.323,51 per il suo Cittadino Canadese!

UDC Nord e Centro America
San Diego, California, USA
9 Agosto 2008

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