Militari nei cantieri. Il vizietto ‘non-civile’ del ministro La Russa

Con l'operazione ordine pubblico dei militari in alcune citta' si e' fatta opera di inutilita' e propaganda “maschia”, perche' con lo stesso obiettivo e forse risultati anche migliori, sarebbe bastato rafforzare –non solo temporaneamente come coi militari- le forze di polizia municipale. Avremmo dato anche un'immagine meno “assediata” ai milioni di turisti stranieri che in questo periodo visitano il nostro Paese.
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ci ha provato gusto, probabilmente per i suoi ancestrali dettami di politica e governo della cosa pubblica, tant'e' che ora, da un'intervista ad un quotidiano ci fa sapere che altrettanti militi intenderebbe utilizzare nei cantieri edili per evitare incidenti. Fine nobile per carabinieri e soldati che dovrebbero sostituire l'Ispettorato civile per gli incidenti sul lavoro. A parte il solito vizietto “non-civile” del nostro ministro (che vista la reiterazione, qualche preoccupazione dovrebbe darla), sembra di assistere ad un gioco al massacro.
Vediamo perche'.
Il ministero della Difesa si e' arrogato parte delle funzioni del ministero dell'Interno. Gia' succedeva con i Carabinieri, ma questo corpo e' specializzato anche in ordine pubblico e non, come gli altri militari oggi nelle nostre citta', a fare le guerre o, come meglio si dice oggi, in operazione di peacekeeping. Sempre il ministero della Difesa ora vorrebbe svolgere le funzioni del suo omologo Welfare. Gia' abbiamo un altro corpo militare, la Guardia di Finanza (per ora non ancora sotto il controllo del ministero di La Russa), che svolge funzioni che in Paesi in cui i controlli fiscali funzionano (Usa per esempio) sono a carico di unita' non-militari. Al nostro ministro, per ora, sono sfuggiti diversi altri settori in cui i sistemi di controllo delle leggi sono gracilini: faccio un solo esempio stagionale, perche' credo che il concetto sia chiaro. E' stato emanato divieto sulle spiagge per i massaggi fatti da persone non professionali e senza autorizzazione, con tanto di indicazioni ai bagnini perche' vigilino sul rispetto del divieto; bene, su tutti gli arenili d'Italia si incontrano persone che vendono questo servizio, anche all'interno di bagni organizzati (con tanto di bagnino) e non solo sulle spiagge libere… visto che in genere chi vende questi servizi sono persone extra-comunitarie (spesso cinesi), perche', invece di un pizzardone magari di quartiere, non mandare i militari sulle spiagge con un possibile doppio risultato, cioe' cuccare/allontanare i clandestini e cuccare/allontanare i massaggiatori illegali. Cosi' come ci e' stato detto dalle varie voci di regime (ronde padane incluse) in occasione dei militari gia' in servizio in citta', dovremmo avere diffuse espressioni di giubilio per queste nuove presenze a garanzia della nostra sicurezza.
Dove vuole arrivare La Russa? Capisco che in tempo di pace interna possa non essere eccitante fare il ministro della Difesa, ma trasformare l'intero territorio nazionale in una caserma, non mi sembra la soluzione migliore per la gestione di un Paese con problemi in cui la cultura della legalita' e dello Stato di diritto non godono di buona salute. La militarizzazione del territorio e' una scelta strategicamente pericolosa. Il ministro La Russa, sempre vista la stagione, si e' forse ispirato al regime cinese e alle parate militari, ai militari artisti, acrobati e ginnasti? Anche se questi ultimi militari sarebbero della parte opposta a cui si ispira il nostro ministro… abbiamo bisogno di militari in piu' e non piuttosto di far funzionare i servizi di controllo che gia' ci sono, magari rafforzando gli stessi e invocando un “metodo Brunetta” anche in quell'ambito?

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