“Bossi, insulti all’inno e docenti del Sud”, Corriere della Sera 21
luglio.
“I sindaci del Veneto in marcia su Roma: a noi il 20% Irpef”,
Gazzettino di Venezia 19 luglio.
Sono i titoli piu’ significativi degli ultimi giorni che raccontano
come la Lega si prepari ad ottenere il federalismo fiscale, che gli
dara’ la capacita’ contributiva di fare di fatto un'altra Italia nel
Nord.
A Padova ieri Bossi ha stabilito un precedente che non puo' essere
considerato un’altra “battuta di spirito del senatur’.
Il dito medio levato contro l’inno italiano e dichiarazioni come non
dobbiamo essere piu’ schiavi di Roma…ci sono quindici milioni di uomini
disposti a battersi per la loro liberta’…..dobbiamo lottare contro
questo stato fascista….e’ arrivato il momento, fratelli, di farla
finita!
Ma non basta! Ce l’ha anche con la scuola..non possiamo piu’ lasciare
martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord!
Assistiamo dall’estero a questi resoconti alluncinanti di un leader di
un partito al Governo, di un Ministro della Repubblica che tre mesi fa
giuro’ di difendere quella bandiera che ora insulta e calpesta, e ci
domandiamo dove sta’ andando il Paese, e se questo e’ ancora il Paese
che amiamo, difendiamo, onoriamo con i nostri sacrifici di cittadini
lontani dalla Madre Patria per necessita’, non certamente per piacere.
Se vince Bossi, se vince il razzismo, se vince questa miopia e
ignoranza storica, quale rispetto possiamo ottenere da una visione
cosi’ settaria da “Manifesto della Razza” di fascista memoria, che
questi signori in camicia verde-ramarro vogliono imporre?
Spero, a nome di tanti italiani del nord e centro America, che
qualcuno in Italia rimandi al mittente queste offese.
Spero che il Presidente della Repubblica intervenga pubblicamente e
condanni l’offesa all’inno commessa in maniera cosi’ palese, a mo’ di
sfida, da Bossi a Padova il 20 luglio, e prenda un’iniziativa da
garante della Costituzione che i suoi consiglieri giuridici gli
suggeriranno per rispondere a queste dichiarazioni …di guerra!
Le risposte in “politichese” dei vari leaders della maggioranza e
dell'opposizione non sono piu' sufficienti a risolvere un problema che
e' diventato piu' che politico e tocca i valori portanti del nostro
vivere civile, creando di fatto una divisione nel Paese.
Berlusconi deve intervenire per la responsabilita’ della carica che
ricopre, e scendere veramente in campo contro il farneticare della Lega
e chiedere immediatamente le dimissioni di Bossi da Ministro, come
primo passo per riportare almeno un minimo di decenza in un Paese che
sta' passando la sua crisi economica e strutturale peggiore dal
dopoguerra.
L’Italia e’ una e indivisibile e deve rimanere tale perche’ e’ il
frutto del sacrificio di milioni di nostri padri, zii, nonni, bisnonni
e avi che hanno voluto l’indipendenza e il progresso di quella che, non
a caso caro Bossi, si chiama la Patria Italiana!
Gli italiani all’estero vogliono continuare ad amare il proprio Paese,
nella sua integrita’ culturale, fisica e politica, percio’ propongo che
i nostri 18 parlamentari facciano una dichiarazione congiunta
apartitica che ribadisca la volonta’ e la fedelta’ delle nostre
comunita’ nel mondo all’inno, alla bandiera…..all’ITALIA!
UDC Nord e Centro America
San Diego, California USA
22 Luglio 2008