DOPO LE SCORPACCIATE DI ESTERNAZIONI DI BOSSI: RUTTINO

L’on. Bossi ci ha abituato ormai alle sue esternazioni colorite. Contro la bandiera ne disse una addirittura scatologica e poi altre contro l’unità d’Italia. Mancava l’inno nazionale non in quanto inno ma in quanto nazionale. Ci ha abituato ad una indigestione di offese che passa quasi subito con un ruttino che ce le fa digerire. Tanto è vero che, dopo qualche tempo, non ci pensiamo più. Lo votiamo e lo nominiamo ministro. Non ci pensiamo più perché i fatti sono ineluttabili perché il suffragio elettorale lava e cancella ogni macchia? Barabba non fu salvato a scapito di Cristo per suffragio universale richiesto da quel fuoriclasse storico di Pilato? Gli ottusi, quelli ancorati a schemi mentali “perbenisti” e forse anche timorati di Dio come il sottoscritto, faticano ancora a comprendere la potenza del consenso. Barabba fu salvato perché il consenso alla sua liberazione fu schiacciante e bastò a purificarlo dai crimini che commise. Ciò che valse per Barabba deve valere, probabilmente, per tutti gli altri uomini. Si spiega allora come mai Maroni che fu condannato per avere avuto dei diverbi manuali con degli agenti di polizia, oggi, sia a capo della polizia stessa in qualità di ministro degli interni. La confusione che si crea viene definita, in questi casi, un paradosso. Il paradosso è tale se vuole ignorare artatamente certe evidenze che, messe da parte, non giustificano più un determinato fatto. L’on. Borghezio è parlamentare europeo a causa del suffragio. In realtà, suo malgrado per il solo fatto di essere stato votato, si reca sistematicamente al parlamento europeo che non condivide come istituzione e nel quale vorrebbe parlare solo di federalismo italiano.
La Lega Nord, considerando il numero di padani armati stando alle parole di Bossi, non ha smesso di predicare la secessione. Si è insinuata nelle istituzioni come una infiltrazione d’acqua per poterne combattere meglio i sistemi. L’unico scopo, l’unico interesse del popolo della Padania è il federalismo. E basta. Pronti a passare dall’altra parte se l’esecutivo non ci penserà. E non è detto che proprio quel Bossi con il quale l’on. Fini giurò di non prendere più neanche un caffè, non sia quello che si farà ricordare per aver gettato a mare il IV governo Berlusconi.

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