MARIANI CONSIGLIERE ESECUTIVO DEL COMITES DI MADRID SCRIVE A EMIRANO COLOMBO E ANNA RUEDEBRG

di Pietro Mariani

“LAVORARE INSIEME CONTRO LA POLITICA DEI TAGLI”

Le rassicurazioni formali date giorni addietro dall’Ambasciatore a Madrid Pasquale Terracciano non convincono e non rassicurano, e nemmeno vanno nella direzione della riforma della rete consolare che tagli gli sprechi, riqualifichi e rilanci quei servizi e quei settori vitali anche per la crescita dell’Italia, della sua economía e del Made ni Italy nel mondo.
E’ sconcertante l’improbabile teatrino offerto dall’intervista del Presidente del Com.it.es Almerino Furlan all’ambasciatore d’Italia a Madrid Pasquale Terracciano di alcuni giorni fa.
Un presidente del Com.It.es che viene meno alle sue funzioni istituzionali, difendendo non i diritti dei cittadini, come dovrebbe, ma tentando di presentare come scelta positiva i tagli dei servizi proposti dal governo.
Analogamente l’Ambasciatore d’Italia Terracciano, con una qualche dimenticanza rispetto al ruolo che riveste come diplomatico, e quindi come rappresentante dell’Italia e non di una maggioranza política, si prodiga nella difesa delle scelte del governo. Entrambi, sia nella domanda che nella risposta, eludono le questioni principali e affermano il falso rispetto ai dati delle finanziarie che, come noto, sono pubblci e verificabili.
“La legge finanziaria 2007- afferma stravolgendo la realtà il presidente del Com.it.es Furlan – aveva ridotto le risorse economiche a favore delle istituzioni all’estero. Il progetto dell’attuale governo assicura l’efficienza dei servizi?” “Il programa del governo cui si sta già dando avvio – risponde con impropria partecipazione política l’ambasciatore d’Italia – sta operando una razionalizzazione che permetterà di avvicinarsi di più al cittadino”.

Un bugia dietro l’altra, con la Finanziaria del 2007 il centro sinistra aveva raddoppiato pressochè tutti i capitoli che riguardano gli italiani all’estero, compresi i finanziamenti ai Com.it.es che Almerino Furlan dovrebbe conoscere. Un aumento di 24 milioni di euro per gli italiani all’estero, risorse che con la legge finanziaria 2008 il centro-sinistra ha ulteriormente e sensibilmente aumentato invertendo la tendenza dei tagli applicati dal precedente governo Berlusconi.

Come si fa a tacere poi rispetto agli ulteriori drastici tagli proposti dal governo Berlusconi oggi, 32 milioni complessivi solo per il 2008 quelli tagliati al MAE , di cui 17 sottratti proprio alle politiche per gli italiani all’estero. Altri 50 milioni di tagli sono stati annunciati per il 2009 e ulteriori 98,5 per il 2010. A questo aggiungiamo che il Consiglio dei Ministri ha sottratto, nell’assestamento di bilancio per l’anno corrente, altri 72 milioni al bilancio del MAE.

E non stupisce che il SINDMAE, il sindacato dei diplomatici, si sia guardato bene dal fare un comunicato o attivare una protesta per i tagli alla struttura, ai servizi e agli italiani all’estero. Gli unici privilegi che sono stati aumentati sono quelli dei ministri plenipotenziari e degli ambasciatori.
Ma, come ha giustamente affermato il senatore Micheloni nel suo intervento in Senato, “gli italiani all’estero non hanno bisogno di diplomazia ma di servizi”.
Le affermazioni di Terracciano e Furlan non rassicurano perchè omettono di dire che il governo si sta apprestando a tagliare per decine di milioni di euro le politiche di sostegno agli italiani all’estero con la miopia di chi considera questi contriubuti un costo e non invece una risorsa all’estero per l’Italia.
Non rassicurano poiché quando ci si trova in presenza di tagli così consistenti non si può pensare di riqualificare e rilanciare alcunché. Il governo di centro-sinistra si era presfissato questo obiettivo ma l’aveva accompagnato con un aumento considerevole nei capitoli principali che riguardano gli italiani all’estero.
Madrid come Berna sono due sedi molto importanti nel sistema Italia e nel sistema dell’emigrazione in particolare, in sofferenza da anni per quanto riguarda la quantità e la qualità dei servizi erogati in Spagna a fronte del raddoppio degli utenti negli ultimi 4 anni degli utenti.
Per questo mi sono permesso di scrivere una lettera al dott. Emirano Colombo, Presidente del Com.it.es di Berna e alla dott.ssa Anna Ruedeberg, consigliere CGIE della stessa città, nonché ai parlamentari eletti nella circoscrizione Europa non solo per ringraziarli per le utili iniziative attivate ma anche per sollecitare tutti insieme una risposta chiara da parte del governo e del Ministero degli Esteri affinchè non si prendano decisioni in merito, magari utilizzando la “vacatio” estiva, senza aver prima avviato un confronto di merito con gli organismi interessati, con le nostre colletivitá, con il mondo associativo, con i Com.it.es, con il CGIE e con i parlamentari eletti all’estero.
Noi a Madrid abbiamo già avviato uno specifico confronto di merito ma credo sia utile analizzare il tema della riorganizzazione e del rilancio dei servizi consolari almeno su scala continentale. Per questo ci permettiamo di offrire Madrid come possibile sede per un seminario da tenere a settembre, alla ripresa della stagione politca. Possiamo immaginare una due giorni di confronto di merito tra i rappresentanti delle collettività, delle istituzioni degli italiani all’estero, dei parlamentari, del Ministero degli Esteri e del governo.

info@partitodemocratico.es

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