GRANDE SUCCESSO PER LA V EDIZIONE DI NOVARA JAZZ

Novara, 9 giugno 2008

Il maltempo non ha fermato il pubblico, che ha partecipato numerosissimo, talvolta in religioso silenzio, agli ultimi appuntamenti di Novara Jazz. Ma soprattutto il maltempo non ha fermato la musica. Una musica capace di regalare emozioni, di divertire, talvolta anche di commuovere.

Una musica che ha abbracciato generazioni, riunendo sullo stesso palco un visibilmente emozionato giovanissimo Paolo Alderighi, e una leggenda vivente, il Maestro dello stride piano Dick Hyman: un’ottantenne con l’energia di un ragazzino, con un tocco unico e inconfondibile sui tasti del pianoforte. Sabato 7 giugno, sul palco del Conservatorio Cantelli, le sue dita si muovevano leggere come ali di farfalla, ma con la stessa energia che aveva oltre cinquant’anni fa, quado condivideva il palco con Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Quando Dick Hyman ha annunciato “Mack the knife” un silenzio irreale è calato tra il pubblico ed un secolo di jazz è passato dalle mani di Dick Hyman al pubblico dell’Auditorium. Alla fine, autentiche ovazioni.

Ma questo è stato solamente uno dei tanti momenti che hanno reso questa edizione di Novara Jazz indimenticabile. Sarà forse stata l’energia dei musicisti, alcuni arrivati da oltreoceano, altri, italiani ed europei, che hanno presentato in anteprima i propri progetti, o il calore del pubblico, sempre numeroso ed entusiasta, o forse entrambe le cose, condite dall’entusiasmo di tutti coloro che hanno portato avanti questo sogno, ma sicuramente a Novara riecheggeranno i suoni di questi due week-end ancora per molto tempo. Ma procediamo con ordine.

Un bagno di folla ha accolto i musicisti che si sono esibiti il primo week-end di Novara Jazz: serate “da pelle d’oca” che si sono susseguite in un crescendo di emozioni. La serata di apertura ha accolto il progetto Geo(metric)s di Tiziano Tononi che, con il suo trio, ha inaugurato il Festival all’auditorium Cantelli (le condizioni atmosferiche non hanno permesso i concerti all’aperto), seguito dal free jazz di William Parker che, con il suo sestetto ed il progetto Raining on the Moon , ha tenuto gli spettatori inchiodati alla poltrona ben oltre l’orario previsto di fine concerto. Sabato sera, la splendida cornice del Cortile del Broletto ha accolto, con Pasquale Innarella e il suo gruppo, un commovente omaggio a Mario Schiano, tra i massimi esponenti del free jazz italiano, oltre che attore, che si è spento qualche giorno fa.

Ethan Winogrand ha portato avanti la serata con il suo gruppo, con un progetto a sfumature funky, tra tradizione afroamericana e percussioni spagnole. Infine, il Cortile del Broletto si è trasformato in un enorme pista da ballo, guidata dalle mani magiche di DJ/Rupture, per la prima serata hip hop di Novara Jazz 2008. Ma domenica è stato il vero trionfo, quando una folla mai vista a Novara per un evento Jazz ha letteralmente invaso il cortile del Broletto.

E’ stato Michael Nyman ad aprire la serata con l’amico e maestro del free jazz Evan Parker, complice un pianoforte scordato fatto arrivare appositamente da Berlino. Una serata da pelle d’oca, dove l’emozione si percepiva nell’aria. Il solo di Evan Parker mentre le rondini annunciavano il tramonto, le magiche note di Michael Nyman che ha commosso con le immortali melodie di Lezioni di Piano, poi l’attesissimo e folgorante duetto. La serata si è chiusa con la splendida voce di Norma Winstone, che con il suo trio, ha tenuto il pubblico incollato alle sedie ed ha salutato il primo week end di Novara Jazz con un lungo applauso. Grande interesse e partecipazione ha riscosso la presentazione di SUBLIME, raffinato progetto editoriale, multimediale e musicale, che segna il debutto di Nyman in qualità di fotografo. Insieme all’artista sono intervenuti due massimi esperti delle materie toccate dall’evento, Riccardo Bertoncelli, uno dei massimi critici musicali italiani e Roberto Masotti, fotografo di spettacolo.

Grande successo e consenso di pubblico, anche per il Jazz & Wine Brunch, tenutosi domenica alle 13.00 nella suggestiva di Villa Caccia, a Romagnano Sesia,dove il sassofonista Gianni Mimmo ha coinvolto il pubblico in un personalissimo solo sax. Il brunch, realizzato con la collaborazione della Pro Loco e dell’Azienda del Turismo di Novara, è stato replicato domenica 8 giugno al Castello di Briona. Venerdi 6 giugno il tempo, burlone, ha raggirato tutti, illudendo di potere svolgere i concerti all’aperto. Il temporale serale ha reso necessario una repentina ripianificazione al Conservatorio Cantelli. Una cornice più intima, che certo ha reso giustizia al progetto del trio di Marcin Wasilewski, che ha presentato in anteprima mondiale, il proprio omaggio alle musiche di Krzysztof Komeda per i film di Roman Polanski su proiezioni di Roberto Dal Bosco.

La serata è poi proseguita con i ritmi del Cuba Social Club Night, all’insegna dei ritmi cubani col più funambolico pianista del momento, Roberto Fonseca, il suo quintetto ed i fuochi d’artificio alla tromba dello special guest Fabrizio Bosso, che ha scatenato autentiche ovazioni con due assoli così incredibili da far gridare al miracolo persino i compagni di palcoscenico. Sabato 7 giugno, la serata più eclettica del Festival, ha visto, dopo il dialogo di Paolo Alderighi, Bernd Lhodsky e Chris Hopkins con il leggendario Dick Hyman – con cui abbiamo aperto il comunicato – un progetto di elettronica e proiezioni sotto le logge del cortile del Broletto: la presentazione in anteprima mondiale di un progetto multimediale curato da David Gunn e Guillermo E. Brown sul tema della città e del ciclo combinato dei rifiuti solidi urbani, con suoni ed immagini di Novara Jazz, dell’area di Napoli e del termovalorizzatore ASM di Brescia. Infine, DJ set e danze sfrenate nel Cortile del Broletto con King Britt, dj hip hop del momento, mago americano del remix con dischi in vinile a 45 giri.

Infine, domenica 8 giugno, il Festival ha salutato il suo pubblico nella cornice incantata del Castello di Briona, dove un pubblico attento ha accolto il trio Contini, Mimmo, Pastor. La formula del jazz & wine brunch è stata aiutata dalla mattinata soleggiata, per cui è stato possibile gustare addirittura seduti sull’erba le specialità locali offerte dal Comune di Briona, accompagnate dagli ottimi vini dei produttori della zona. Da ricordare le due mostre che hanno accompagnato il Festival, e delle quali vi è stato il finissage con presentazione del catalogo giovedi 12 giugno alle 18.30 presso il palazzo del Broletto. ” Chroma. Energia colore musica”: un progetto di quattordici artisti per quattordici bande di colore puro in dialogo con un edificio storico della città e con la musica del Novara Jazz Festival, accompagnate da un commento sonoro originale di Fabrizio Ottaviucci, dal titolo “raga delle metamorfosi”: arte contemporanea nella splendida cornice storica della sala dell’Arengo del Broletto; e “Niendorf (the damaged piano)”, personale omaggio a Michael Nyman dell’artista Valerio Rocco Orlando: un film – ritratto del pianoforte scordato – realizzato nel negozio di antiquariato di Berlino, dove Nyman stesso lo ha scoperto. Prima che lo strumento fosse trasportato in Italia, per la performance di Michael Nyman al Novara Jazz Festival, Valerio ha voluto rintracciare attraverso il ritratto del pianoforte l'identità pregressa dello strumento e ipotizzare quello che andrà costituendosi durante il concerto. La registrazione in presa diretta della performance di Michael Nyman a Novara è stata inserita, a partire dal giorno seguente al concerto, come colonna sonora del video affinché l'evento stesso resti immortalato.

«New Thing At Novara» in omaggio per tutti i nuovi soci

In occasione di Novara Jazz 2008 è stato regalato, a tutti coloro che si sono iscritti come socio sostenitore all’Associazione Novara Jazz, il CD «New Thing At Novara». «New Thing At Novara» è più di un CD, di una raccolta di musiche: è un’esperienza. Un’esperienza legata a Novara Jazz, che, anno dopo anno, migliora e approfondisce il rapporto e lo scambio con il proprio pubblico. L’esperienza nasce dalle precedenti edizioni di Novara Jazz, quando, il 6 maggio 2006 il cortile del Broletto ospitava una serata speciale, pensata da Luca Cerizza: uno dei talenti più interessanti dell’elettronica di oggi, Adam Butler (VERT) elaborava un remix di tutta la musica presentata nel corso del Festival mentre lo spazio medievale del Broletto veniva animato dalle istallazioni video di Luca Trevisani (che si è poi aggiudicato la VI edizione del Premio Furla per l’Arte). Terminata la campagna di adesione a Novara Jazz, il CD verrà messo in vendita ad un prezzo assolutamente interessante.

www.v-e-r-t.com
www.jtdistribution.net
www.sonig.com

Adam Butler, inglese, ma da anni residente a Colonia, è una curiosa eccezione nel mondo della musica elettronica degli ultimi anni. Suona il piano dall’età di 6 anni, cita Cage e Jung, riprende l’idea delle conferenzefiume dell’architetto-utopista Bukminster Fuller quando organizza un evento dove suona tutta la musica che conosce (a Colonia, nel 2003), ripensa e de-costruisce il Köln Konzert di Keith Jarret per piano ed elettronica (2000), e per questo viene portato in trionfo da The Wire. E’ parte attiva della scena che si raccoglie intorno ai leggendari Mouse on Mars, per la cui etichetta incide (Sonig). Colto e curioso sperimentatore, si muove obliquo ed imprevedibile in aree che vanno dall’attività discografica alla Sound-Art, all’arte visiva, spesso in collaborazione con personaggi più diversi (la più recente con il chitarrista Noel Akchoté). La sua stessa musica è incontro sorprendente e inafferrabile d’influenze e suggestioni diverse: ci sono le sonorità elettroniche di matrice Glitch/Mouse on Mars insieme ad echi jazz, c’è la musica d’avanguardia insieme a sorprendenti aperture melodiche su strutture ritmiche mai banali. E non manca un tocco da vaudeville, alcuni echi da cabaret di inizio secolo, tra serialità e surrealismo.

La discografia di Vert si compone di alcuni album come il già citato e interessantissimo Köln Konzert” (2000), il bellissimo “Nine Types of Ambiguità” (2001), e il più recente “Small Pieces Loosely Joined” (2003). E’ di recente uscito il nuovo album, in cui ascoltare le musiche di Novara. Diverse le presenze in raccolte, le collaborazioni (quella con Noel Akchoté ha prodotto la composizione JellyRollMortonFeldman) e le sperimentazioni nell’ambito della Sound Art, come la recente partecipazione al progetto Noise Room a cura di Jan St Werner dei MoM, presso il prestigioso Steim di Amsterdam. Luca Trevisani, giovane artista veronese, si è aggiudicato la VI edizione del Premio Furla per l’Arte, assegnato da una giuria composta da Chiara Bertola (curatrice del Premio), Mona Hatoum (artista, madrina della Sesta Edizione), Christoph Tannert (direttore Kunstlerhaus Bethanien, Berlino), Stefano Arienti (artista), Bartomeu Marì (curatore capo del MACBA di Barcellona) e Yuko Hasegawa (curatrice capo del Museum of Contemporary Art di Tokyo). Due anni fa Luca Trevisani aveva partecipato alla III edizione del Novara Jazz Festival con un progetto speciale curato da Luca Cerizza, giovane curatore d’arte berlinese d’adozione: una serata conclusiva tra le mura del Broletto in cui Adam Butler “VERT”, ha rielaborato in un dj set tutte le musiche presentate nel corso del festival. La musica di VERT interagiva con i visuals di Luca Trevisani, ispirati alle sue riflessioni sugli insiemi e i gruppi regolamentati da una struttura ramificata, creando forme organiche, circolari e imprevedibili e trasformando il cuore medievale di Novara in un’inedita architettura di luci e di suoni.

VERT remixes Novara Jazz: tracklist

Is This Thing On?
Featuring Di Terra Trio/Matthew Shipp & Guillermo E. Brown/Louis
Moholo & Stan Tracey
The Thing About Tony Jackson
Featuring Trovesi all'Opera
Things at Speed
Featuring Mina Agossi/Matthew Shipp & Guillermo E. Brown
All Things to All People (People Get Ready)
Written by Curtis Mayfield
Featuring Di Terra Trio/David S. Ware
Monk's Thing (Nutty)
Written by Thelonious Monk
Featuring Galja Vraneševic & Fedor Ruškuc
The Light, the Femininity of the Thing
Featuring David S. Ware
Something Else
Featuring Nik Bärtsch's Ronin/Matthew Shipp & Guillermo E. Brown/World
Saxophone Quartet
Fabrizio's Thing (Raga del Cuore)
Written by Fabrizio Ottaviucci
Featuring Fabrizio Ottaviucci
All These Things I Know
Featuring Louis Moholo & Stan Tracey/Matthew Shipp & Guillermo E.
Brown/David S. Ware
Thingumajig
Featuring Mina Agossi/Matthew Shipp & Guillermo E. Brown

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