Vincenzo Nicosia :“Delusi da Berlusconi”

Nicosia torna anche sulla questione patronato Acai nel Regno Unito: “Romagnoli mi deve ancora una risposta”.

Vincenzo Nicosia è il presidente di Sicilia in Europa, anche coordinatore Enas per il Regno Unito.
Il fatto che il presidente del Consiglio Berlusconi non abbia menzionato gli italiani nel mondo nel suo discorso alla Camera, a Vincenzo proprio non va giù: “Allo stato attuale delle cose, siamo molto delusi”, ammette. “Molti connazionali mi chiamano e mi scrivono, mi chiedono che succede. Ma io leggendo queste notizie non so che rispondere. Le persone a cui ho chiesto di votare per il Popolo della Libertà, sono le più deluse”.
“Siamo convinti fermamente che il Cavaliere non abbia nulla per noi italiani all’estero, perché se avesse avuto qualcosa lo avrebbe già detto. Del resto – ricorda Nicosia – anche in campagna elettorale, nel programma del PdL, non c’era stato nessun accenno agli italiani nel mondo…”. “Come associazione – continua – stiamo preparando un progetto, un atto di protesta, che, se andrà avanti così, abbiamo intenzione di mettere in atto. Lunedì il direttivo si riunirà per parlare di questo. Poi passeremo all’organizzazione vera e propria della cosa”.
Ma il coordinatore Enas del Regno Unito torna ancora a parlare del patronato Acai, “inesistente”, secondo lui: “Se vai all’ufficio Inps non esiste nessun patronato Acai. Risultano tutti gli altri, fra cui anche il nostro, l’Enas. Romagnoli dice di averlo già inaugurato e aperto, ma qui non esiste niente. Noi abbiamo verificato. Purtroppo, però, questa balla sta girando ancora, e questo crea confusione nella gente”.
Massimo Romagnoli, deputato azzurro eletto nel 2006 e che questa volta non è entrato in parlamento, aveva detto che avrebbe risposto a Nicosia dopo le elezioni. “Sto ancora aspettando”, confessa Nicosia.
E sul caso Di Girolamo: “Non conosco Di Girolamo. Ho sentito anche io delle voci in giro, voci che dicevano che c’erano forti irregolarità. Ma erano tante, a dire la verità, le voci che in quel periodo circolavano fra gli addetti ai lavori, e non solo. Il fatto che ora Di Girolamo sia indagato, mi fa pensare che forse quelle voci un fondo di verità ce l’avevano. Personalmente, credo che lui, se ha un po’ di dignità, dovrebbe dimettersi immediatamente…”.

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