Rifiuti: date carta bianca alla camorra

Donatella Esposito

Ciao Beppe,
sono napoletana anche se da otto anni ho lasciato la città in cerca di me stessa. Però a Napoli ho ancora la famiglia e, tutte le volte che torno, trovo la città peggiorata. Qui al «nord» la gente mi chiede perché i napoletani non sono capaci di differenziare l'immondizia, perché non prendono a calci i governanti. Qui al «nord» la gente non sa che il problema si chiama camorra ed è inutile far finta di non sapere o sentire.
La questione immondizia non si risolve se non si affronta il problema camorra. Non c'è discarica o termovalorizzatore che possa operare se la camorra non dà l'assenso. Non c'è raccolta dell'immondizia se la camorra non è d'accordo. Volete risolvere l'emergenza rifiuti? Date carta bianca ai clan camorristici: in due giorni la città è pulita, ma non fate domande su quanto costa in termini di salute e denaro. Quando se ne occupa la camorra, perfino le discariche finiscono di dare fastidio a sindaci e popolazioni. Triste ma è così, quando lo Stato ha deciso di abdicare. Il problema immondizia è nato quando Bassolino, divenuto sindaco di Napoli, ha deciso di escludere dagli appalti tutte le società di raccolta e smaltimento rifiuti in odore di criminalità organizzata. Lì è scoppiata la paralisi con intimidazioni alle società pulite e ribellioni. Qui al «nord» sembra strano che la camorra possa fare questo: in realtà, può fare molto di più.

doodos@NOSPAMhotmail.com
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-05-22/05.spm

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