FRATTINI MANDA RONCHI A MADRID…

…A “SPIEGARE” CHE BERLUSCONI
NON HA BISOGNO DELLO PSICHIATRA

(La Velina Azzurra) – In attesa di sapere come la prenderà Berlusconi, non c’è che restare agghiacciati davanti all’ultimo capolavoro del ministro degli esteri Franco Frattini. Non appena da Madrid è arrivata la bordata di offese all’Italia, al suo governo e al suo presidente del consiglio, Frattini ha risposto con un soffio di voce che si trattava di dichiarazioni “inaccettabili”, usando l’espressione più blanda possibile nei rituali diplomatici. In qualsiasi Paese sovrano, il ministro avrebbe rimandato la palla dall’altra parte, richiamando subito il proprio ambasciatore e congelando le relazioni diplomatiche al livello di incaricato d’affari. E avrebbe legato il ritorno alla normalità alle scuse formali pronunciate dalla ministra Bibiana Aido all’ìndirizzo del Cavaliere. Così si trattano queste cose. E gli spagnoli, sapendo di avere torto marcio, avrebbero certamente abbassato le orecchie.

Ma il peggio è venuto con i due passi successivi della Farnesina. Primo, . effettivamente Frattini ha richiamato al ministero l’ambasciatore Pasquale Terracciano per consultazioni. Ma per non apparire troppo determinato con gli spagnoli, non ha detto. Incredibile: il Servizio stampa del ministero ha dettato poche righe all’agenzia Ansa per riferire che Terracciano aveva previsto da tempo il viaggio a Roma e Frattini ne ha colto l’occasione per farsi una chiacchierata sulle offese al nostro capo del Governo. Qualcosa tipo: “Oh, che combinazione, Terracciano, Lei a Roma!. Venga in ufficio, che parliamo un po’ delle sedute psichiatriche di Berlusconi”.

La seconda mossa di Frattini appartiene proprio al regno della follia: ha annunciato che un membro del governo, nella persona del ministro delle politiche europee Andrea Ronchi, andrà a Madrid domani o dopodomani per “spiegare” –proprio così ha detto: “spiegare” agli spagnoli- la politica italiana in materia di sicurezza, immigrati clandestini, zingari, etc. E quindi il debuttante Ronchi, con tutta l’arte diplomatica acquisita nelle sue esperienze giornalistiche con l’ingegner Rebecchini, “spiegherà” anche che il Cavaliere Silvio Berlusconi non è affatto un soggetto da manicomio, come sembra agli spagnoli, e neppure un “delinquente”, come ha detto testualmente il vecchio leader socialista Alfonso Guerra.

Non sappiamo se qualcuno dello staff diplomatico del ministro Frattini abbia sentito il dovere di sconsigliargli questa follia. Né sappiamo se, magari per improvvisa folgorazione di qualcuno. Ronchi verrà fatto partire davvero per Madrid, a giustificarsi con un governo tanto ostile, che ha dimostrato di non conoscere l’abc dei rapporti internazionali: un gallinaio di sedicenti ministre incoronate dalla demagogia dell’attuale leader del socialismo spagnolo. In questa aggressione dilettantesca, in questa furia irrazionale, è facile però ravvisare quello stesso odio ideologico che scatenò la guerra civile spagnola. L’Italia fascista mandò le sue truppe per risparmiare in quel Paese gli orrori del comunismo internazionale, che però avrebbero lasciato alla Spagna di oggi un’eredità indelebile, come nei Paesi che hanno ben conosciuto quel morso. Forse fu uno dei tanti errori del Fascismo.

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