TRAVAGLIO ATTACCA SCHIFANI, PERCHE’?

Non vorrei partecipare a montare la panna fornita da Marco Travaglio. Mi chiedo soltanto perché mai il libro di Peter Gomez e Lirio Abbate, uscito un anno fa, sia diventato, senza aggiunta di ulteriori circostanze, un capo d'accusa contro il presidente del Senato Renato Schifani, mai indagato, peraltro, per le circostanze riferite nel libro in causa.
Per mettere in piedi un trambusto simile occorrono due cose: una regia mediatica e qualcuno che ne tragga un vantaggio politico. Soltanto in questo modo si spiega l'utilità di un'informazione-spazzatura che altrove non avrebbe cittadinanza. Travaglio, i giornali, le agenzie e le Tv che lo ospitano e ne amplificano le dichiarazioni lanciano un po' di residui organici nel ventilatore, lo mettono in funzione e spargono qui e là miserie e veleni. E questo sarebbe il giornalismo investigativo? Qualche stupido vorrebbe farci credere che così funziona l'America e la libertà di stampa in occidente? Avvelenare i pozzi, confondere, insultare e calunniare: Travaglio usa le armi che da 15 anni stanno mandando in frantumi l'Italia e di cui gente come Travaglio o Santoro, e, dunque, la Rai portano una larga responsabilità.

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