Sulla nuova legislatura pesano già  15mila firme “di protesta”

ROMA – Sulla nuova legislatura parlamentare che si appresta a partire, caratterizzata dal peso delle istanze federaliste e localiste, pesa già la raccolta di 15mila firme per denunciare “una forte contraddizione e un’evidente anomalia”: i tantissimi parlamentari eletti in territori per lo più a loro estranei. Ad iniziare dallo stesso presidente del Consiglio, che per la propria nomina ha scelto il Molise.

Per assicurare il giusto risalto ad una questione politica di non poco conto, specie per le regioni più piccole e meno rappresentate in Parlamento, è nato a Roma e a Campobasso il “Comitato della giusta rappresentanza”, che intende ramificarsi in tutto il territorio nazionale.

Il primo atto è la stesura di un documento che, in un’ottica assolutamente bipartisan, mira alla salvaguardia non solo della scelta delle candidature nel territorio di appartenenza, ma anche alla loro tutela rispetto alle alchimie politiche elaborate a Roma con i risultati elettorali già acquisiti. Imposte poi con arroganza nei territori periferici.

Tali opzioni finiscono con il determinare indubbi impoverimenti di rappresentanza nelle circoscrizioni più piccole. E’ il caso del Molise, 320mila residenti (molti dei quali vivono fuori dai confini regionali), caratterizzato da rilevanti problemi morfologici e sociali, compreso un gap di visibilità, che dispone di appena quattro parlamentari molisani eletti nel proprio territorio. Nelle Marche è estranea alla regione più della metà degli eletti. Casi analoghi di parlamentari eletti in territori lontani dalla propria realtà quotidiana si registrano in molte altre circoscrizioni, dall’Umbria alla Sardegna.

Per evidenziare la questione, è in corso una raccolta di firme che, in pochi giorni, ha oltrepassato quota 15mila soltanto nel territorio molisano, scosso dalla vicenda del candidato Quintino Pallante (Pdl), convinto della propria elezione per due settimane fino all’estromissione da parte proprio del presidente del consiglio Berlusconi. Hanno aderito all’iniziativa, oltre allo stesso Pallante, anche numerosi sindaci molisani e il presidente dei giovani imprenditori molisani, Michele Scasserra.

La raccolta di firme parte ora in altre città italiane, grazie innanzitutto alle associazioni degli emigrati molisani: a Roma la storica associazione “Forche Caudine” ha già predisposto l’adesione online tramite il proprio sito www.forchecaudine.it.

Le firme saranno consegnate direttamente a Palazzo Chigi, dove è prevista anche una manifestazione.

Associazione “Forche Caudine” – Roma

info@forchecaudine.it

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