Il mio personale augurio va a tutti gli aderenti del Partito Democratico

Anna Ruedeberg Pompei

Rispondendo ad alcune comunicazioni e ringraziamenti che Maurizio Chiocchetti e Luciano Neri hanno rivolto al termine delle elezioni dello scorso aprile, Anna Ruedeberg Pompei, candidata del PD in Europa e consigliere del Cgie, ha ringraziato entrambi per un riconoscimento che, afferma la stessa, “…condivido con tanti altri che da 11 mesi si sono adoperati per questo nuovo partito, nel quale fortemente crediamo, e che ci ha consentito di raggiungere un risultato elettorale importante coinvolgendo forze e volti nuovi in Svizzera”.
“Il mio personale augurio – prosegue la dirigente del PD svizzero – va a tutti gli aderenti del Partito Democratico, a tutti gli eletti, al senatore Claudio Micheloni, a Laura Garavini, neo-deputata la cui affermazione premia anche la presenza femminile, a Franco Narducci e a Gianni Farina. A loro formulo i miei migliori auguri di buon lavoro riaffermando che potranno contare sul nostro impegno per natura ancorato al territorio dove cercheremo, con tutte le nostre forze, di concretizzare il programma del PD, di allargare la presenza politica nelle diverse circoscrizioni consolari della Svizzera e di dare un contributo per la definizione organizzativa e politica del PD nella ripartizione europea. L’occasione mi consente anche di riaffermare alcuni principi di fondo che credo siano importanti per l’eticità della politica e anche per conseguire il consenso dei cittadini. Penso ad esempio – afferma ancora Anna Ruedeberg Pompei – che un partito come il nostro debba essere fondato su due caratteristiche essenziali: la prima, mantenere sempre struttura e mentalità aperte in grado di facilitare la partecipazione di quanti sono stati oggi esclusi dalla politica, e penso in primo luogo oltre a tanti cittadini “normali”, ai giovani e alle donne. Il secondo aspetto, altrettanto importante, è quello di utilizzare e valorizzare tutte le culture di appartenenza, tutte le esperienze politiche e costitutive del PD, oltre naturalmente a quelle che si aggiungeranno, senza vecchie logiche di egemonia o di ricostruzioni delle appartenenze del passato che possono avere un senso e una utilità oggi solo se si mescolano con le altre e solo se, come ha affermato giustamente lo stesso Veltroni, danno vita ad una contaminazione che costruisce un partito nuovo e non si attarda su vecchie logiche già superate. Credo infine – conclude Anna Ruedeberg Pompei – che sia utile avviare una riflessione, la più approfondita e larga possibile, sui risultati elettorali, sulla campagna elettorale e sulla definizione dell’assetto politico e organizzativo della Circoscrizione estero del partito che sempre più dovrà avere caratteristiche di collegialità, di condivisione e di coinvolgimento di tutte le professionalità, di tutte le esperienze e di tutte le realtà territoriali del partito. Spero, e sono certa, che utili proposte potranno già emergere dal seminario di Parigi del prossimo 17 maggio”.

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