VISCO COME ULTIMO GIAPPONESE IN GUERRA

Il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco continua la campagna elettorale, come il giapponese rimasto nella giungla a combattere gli americani a guerra finita. Visco si risparmi la demagogia da tre palle un soldo: ma come può una persona che fosse dotata di un minimo di onestà intellettuale sostenere che già con la crisi del governo Prodi ci sono stati segnali di ripresa dell'evasione? Sono affermazioni lunari, ai limiti di un vero e proprio agguato politico: una vergogna per chi, come Visco ha ereditato nel giugno 2006 un “tesoretto”, l'unico davvero certificato, di 19,6 miliardi di euro di maggiori entrate fiscali.
Quanto all'Ici, poi, è inverosimile l'affermazione di Visco che la sua abolizione avvantaggia soltanto i ricchi. Visco ha più di una casa? Felice per lui: con il programma di governo del Pdl lui risparmierà sulla prima casa e, se trova sindaci bravi, pagherà di più, e anche molto di più, sulla seconda e le altre case. La misura è studiata per alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori proprietari della sola abitazione di residenza. Se quegli stessi lavoratori posseggono altre case, pagheranno l'Ici tutta intera su di esse. E' un concetto di elementare buon senso che Visco distorce per ragioni di bassa speculazione politica.

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