Illuminare, risparmiare e NON inquinare

di Chiara Buongiovanni

by Enrico Porcarelli
L’illuminazione pubblica è una linea di azione importante nelle strategie di risparmio energetico della pa locale. Politiche in gioco: ambiente, sicurezza e immancabili questioni di cassa. In Campania, il Comune di Torraca – First LED City – raggiunge un risparmio in bolletta del 65% grazie all’illuminazione LED. Ma le altre amministrazioni (come) si muovono in tema di illuminazione pubblica e efficienza energetica? E le Regioni, chiamate direttamente in causa dall’EU 20-20-20, che ruolo possono avere? Un anticipo sul tema, da approfondire nello spazio FORUM PA – Gruppo Italia Energia 2008

Illuminazione pubblica e PA locale
Sebbene la Finanziaria 2008 sia stata accusata di non affrontare strutturalmente il tema energia, rinunciando di fatto a una presa in carico politico-strategica della questione, va riconosciuto che delinea uno spazio di azione importante per le amministrazioni regionali e locali, responsabilizzandole al raggiungimento degli obiettivi europei del 20-20-20. Un capitolo fondamentale è sicuramente l’illuminazione pubblica, di cui rispondono in prima linea i Comuni. In questo ambito si stima che, attraverso appropriate misure di risparmio, si potrebbero dimezzare i consumi annui della PA attualmente quantificati a circa 6000 Gwh, con un recupero annuo di 240 milioni di euro. La Finanziaria 2008 riconosce in capo ai Ministeri competenti e alle Regioni una funzione di promozione per lo sviluppo di imprese e attività per produzione di impianti, apparecchi e interventi per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. In aggiunta istituisce un Fondo per il risparmio e l’efficienza energetica, di 1.000.000 di euro, per finanziare il miglioramento dell’efficienza nell’illuminazione pubblica insieme alla sostituzione delle lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo. (Su questo ultimo punto, per inciso, è di oggi la segnalazione del Corriere.it sulla mancata attuazione delle pur previste pratiche di smaltimento, da garantirsi per ogni lampada a basso consumo acquistata a fronte di un eco-contributo di 22 centesimi + iva). In sintesi, si tende a ridisegnare la governance delle politiche energetiche, ponendo al centro il territorio: le amministrazioni locali in collaborazione con il capitale innovativo delle imprese.

La buona pratica: i LED a Torraca
Il caso Torraca, provincia di Salerno, ha ricevuto l’attenzione dei media nazionali e non, oltre al premio “Enti Locali per Kyoto 2007 – Buone Pratiche per il Clima”, per la scelta fatta in materia di illuminazione pubblica. Dal Comune di Torraca fanno sapere che installando l’illuminazione a LED si è arrivati a un risparmio in bolletta del 65%: con una durata delle lampade che supera le 50.000 ore la manutenzione viene ridotta del 50% e l'inquinamento luminoso del 90%, recuperando l'investimento in 6 anni. Il valore aggiunto dell’esperienza di Torraca è la stretta collaborazione con un'azienda del territorio, l’Elettronica Gelbison srl, che ha fatto sì che Torraca, con i suoi 700 punti luce a LED installati nel terriotrio comunale, devenisse First LED City. Progetti di questo tipo sono partiti anche a Scandiano (RE) e Minervino (LE). Intervistato dalla redazione di Report, un cittadino di Torraca si domandava candidamente: Se si parla del fatto che è l’unico Comune al mondo in cui è stato fatto questo servizio, vorrei sapere perché. Siamo i più diritti o i più stupidi? Non lo so. Abbiamo “girato” la domanda a Tommaso Franci, Ricercatore osservatorio Energia REF e già Assessore all’Ambiente della Regione Toscana.

Politiche energetiche locali ed efficienti
Tommaso Franci parte con il riconoscere che operando bene nell'ambito delle politiche di illuminazione pubblica si possono avere importanti forme di risparmio ed aumento dell'efficienza, prevenendo al tempo stesso l’inquinamento luminoso. L’illuminazione pubblica è una domanda costante di energia elettrica che, rispetto agli standard convenzionali, può avere dei margini di risparmi molto elevati che possono arrivare anche fino al 30% – 40%, tra soluzioni convenzionali consolidate e soluzioni più innovative, come l’illuminazione a LED, i corpi illuminanti a basso consumo e bassa dispersione verso l’alto e i sistemi che gestiscono in tempo reale le esigenze di illuminazione, quelli che chiamiamo sistemi intelligenti.
Ma allora, date le opportunità e le strumentazioni esistenti, cosa ne impedisce un uso diffuso da parte delle amministrazioni locali? Franci mette l’accento sugli elementi di sistema e supporto, che trovano nella Legge regionale dedicata solo la formalizzazione. Esistono tante leggi regionali su questi aspetti, ma io penso che ci siano 3 questioni fondamentali su cui lavorare per far fare un salto di qualità alle amministrazioni locali: standard tecnici, ovvero linee guida che possano essere utilizzate da pubbliche amministrazioni; strumenti finanziari ad hoc, parzialmente mutuabili dal project financing; diffusione delle buone pratiche.
Senza queste 3 cose fare leggi e mettere a disposizione dei finanziamenti spesso non risulta sufficiente.

FORUM PA – Gruppo Italia Energia 2008 Diego Gavagnin ha posto l’accento su come l’illuminazione pubblica sia problema costante di tutti i sindaci d’Italia. Il tema sarà al centro dello spazio FORUM PA – Gruppo Italia Energia 2008, che nell’affrontare tutte le dimensioni connesse, dall’ambiente alla sicurezza, passando per la tecnologia, ospiterà la presentazione in anteprima nazionale dello Stampelia, il lampione hi tech di ultima generazione realizzato dall’Enea di Portici e presentato al World Future Energy Summit, ad Abu Dhabi lo scorso gennaio.

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