di Fabio Galateri e Nicola Clemente
La lunga corsa alla Presidenza del Consiglio si è conclusa nel primo pomeriggio di lunedì 14 aprile, al termine di una dura competizione elettorale e di scontri verbali tra i candidati premier. Alle ore 15 si sono chiusi i seggi e l’intero paese è in attesa dei risultati definitivi.
Per i primi exit-poll, pubblicati dai media che stanno seguendo in tempo reale lo spoglio, non si evincerebbe ancora nessun vincitore ma è chiara la scelta degli italiani che hanno premiato i partiti maggiori. La coalizione guidata da Walter Veltroni avrebbe ottenuto, secondo l’agenzia di sondaggi “Consortuim”, il 40% delle preferenze, mentre il Pdl si attesterebbe al 42%.
Per poter avere una maggiore chiarezza sull’esito delle elezioni,
bisogna aspettare le prime proiezioni che si attendono per le prossime ore.
Al senato la contesa appare ancora più complessa a causa della complicata legge elettorale. Dagli exit poll si evince che la Lega otterrebbe un 6% sia alla Camera e sia al Senato, negativo sarebbe invece il risultato della Sinistra Arcobaleno ed incerti quelli dell’Udc e della Destra. Nei contenitori, che accompagnano il lento spoglio, i commenti dei giornalisti politici si mantengono cauti per evitare il ripetersi della figuraccia verificatasi nelle ultime elezioni nazionali.
Per il momento non trapelano altre indiscrezioni sul voto nelle regioni e il solo risultato certo è quella dell’affluenza alle urne che si attesta al 80%. Un’ultima notizia: il “Consortium” ha dotato i suoi collaboratori di palmari che consentiranno l’invio, ogni trenta minuti, dei dati
